mercoledì 2 dicembre 2009

Mirco Perini al Consiglio comunale del 30 giugno 2009

Innanzitutto signor Sindaco permettimi di continuare a darti del tu come ai tempi in cui facevamo parte del Consiglio di Amministrazione della scuola Materna e della Consulta Giovani, poi… perché tra Sindaci è consuetudine darsi del tu. Pochi minuti fa hai giurato fedeltà alla Costituzione Italiana indossando la Fascia Tricolore, simbolo dell’unità nazionale. Su quella fascia sono riprodotti due stemmi:
• Il primo rappresenta il nostro Comune;
• Il secondo rappresenta la Repubblica Italiana.Ciò significa che Pedrengo, uno degli 8100 comuni italiani, è un tutt’uno con lo Stato Italiano. Con indosso quella fascia, simbolo inconfondibile del primo cittadino, hai giurato di osservare la legge fondamentale della nostra Repubblica: la Costituzione, nella quale sono scritti i principi e i valori fondanti della convivenza civile del nostro popolo.
Ci tengo a ricordare che anche il sangue di molti pedrenghesi è stato versato per scrivere la Costituzione e che i loro nomi sono incisi sul Monumento ai Caduti in piazza Europa Unita. Sono i nomi di quanti hanno obbedito agli ordini del regime fascista e sono morti nell’adempimento del loro dovere, sia sul fronte, ma anche nelle fabbriche. La nostra Costituzione è stata scritta pure con il sangue di quanti hanno lottato contro la tirannide per la libertà del popolo italiano.
A Pedrengo ci sono state persone che hanno scelto la strada della ribellione al regime ed hanno pagato con la vita l’anelito di libertà cui aspiravano per loro e per i loro cari. Come tra i tanti lo studente Giusepe Biava, che abbiamo ricordato lo scorso 25 aprile, fucilato nel 1944, a soli 21 anni, perché credeva nei valori della solidarietà, dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alle leggi e nella libertà.Ebbene a quella legge costituzionale dobbiamo fare sempre riferimento noi amministratori. Un'ulteriore considerazione riguarda il momento particolare in cui un Sindaco è chiamato ad amministrare.
Tre fattori sono sempre condizionanti:
• il primo riguarda le leggi vigenti, in particolare la legge finanziaria e il rispetto del Patto di Stabilità, vera palla al piede della mia e di moltissime altre amministrazioni. E lo sarà forse anche per la tua.
• Il secondo riguarda le risorse disponibili, e per disponibili intendo quando si possono realmente utilizzare, senza i continui vincoli, lacci e lacciuoli che vessatoriamente continuano ad essere imposti ai Comuni.
• Il terzo riguarda la squadra, cioè le persone che il Sindaco si è scelto per aiutarlo nel gravoso compito di amministrare. Se la squadra è coesa, anche di fronte a mille difficoltà sarà in grado di amministrare il paese. Caro Sindaco il momento non è dei migliori, il futuro non è roseo. Nelle casse del Comune ci sono tanti soldi, per l’esattezza due milioni e cinquecentomila euro, ma che per il rispetto dei vincoli imposti dal governo centrale non si possono utilizzare, neanche per opere pubbliche indispensabili. E per il momento non si intravedono possibili vie d’uscita.E poi ci sono i tanti problemi contingenti. Chi ha perso il posto di lavoro, chi ha il mutuo e non riesce ad assolverlo, chi non riesce ad arrivare alla terza settimana del mese, chi fatica a pagare la retta dell’asilo. Vi è chi la notte non riesce a dormire perché gli avventori del bar sottocasa se ne fregano del riposo altrui e fanno casino, chi ha in casa una persona anziana o ammalata e non sa più dove sbattere la testa, chi si lamenta perché il solito maleducato ha lasciato i rifiuti per strada, e molti…molti altri.
Ebbene, tutti questi si rivolgono al Sindaco, e da lui o dai suoi collaboratori pretendono una soluzione. Indossare oggi la fascia tricolore non è solo un onore, ma e anche un onere e spesso ti crea problemi su problemi.
Abitando in un paese piccolo come il nostro, la gente se non ti trova in municipio viene a suonarti il campanello di casa, e tu devi darle retta, altrimenti che sindaco sei?
Sappi però, che se sarai un buon Sindaco, alcuni, in particolare quelli a cui non va mai bene niente, non apprezzeranno il tuo impegno, ma invece molti riconosceranno i meriti del tua azione. Perciò sii orgoglioso di dedicare un pezzetto della tua vita agli altri, e di farlo con spirito di servizio per questa Comunità.
Per questo ti auguro buon lavoro!

Mirco Perini, Insieme per Pedrengo

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