mercoledì 2 dicembre 2009

La Consulta Giovani, "Cancellata senza conoscere"

Ecco il testo dell’articolo tratto da L’Eco di Bergamo di lunedì 31 agosto 2009 a pagina 23 sulla Consulta Giovani:

PEDRENGO Consulta Giovani “Cancellata senza conoscere”
PEDRENGO A Pedrengo la notizia della soppressione della Consulta Giovani è diventata un tormentone agostano. Da una parte la fumata nera del Consiglio comunale, dall’altra le assicurazioni del sindaco Gabriele Gabbiadini sulla sua continuità attraverso nuove linee di confronto con la neo commissione cultura e politiche giovanili. In mezzo i giovani della Consulta con le loro iniziative e progetti in bilico.
Di fatto la questione sta tenendo banco in paese con le minoranze schierate contro la scelta della maggioranza e le famiglie preoccupate per i progetti in forse. Sulla questione è scesa in campo anche l’ex assessore alle Politiche giovanili, Rossella Quartanelli, che ha inviato a tutti i cittadini pedrenghesi una lettera evidenziando l’impegno della Consulta.
“Credo che cancellare la possibilità di nominare la consulta giovanile insinuando una mancanza di controllo, senza conoscerne l’organismo, senza informarsi su cosa fa, sentire quali sono i programmi, sia poco responsabile – sottolinea Quartanelli – è triste che chi è chiamato ad amministrare un paese prenda così superficialmente delle decisioni che annullano la rete di rapporti e relazioni costruiti in più di 12 anni di lavoro. E non parlo solo della Festagiovani ma di tutte le iniziative di cui la consulta è stata punto di raccordo dei progetti ai quali ha contribuito, dei gruppi musicali locali che ha sostenuto, delle iniziative di gruppi di ragazzi che ha finanziato: dal giornalino al soap box rally, alla produzione di un dvd. Si potevano rinnovare i componenti, si poteva ridurre il contributo comunale (4 mila euro annui su un bilancio complessivo di spese di 5,8 milioni di euro), si poteva ripensare alle attività ma non eliminare”.
La protesta dei giovani ha trovato eco nei consiglieri di minoranza. Il capogruppo della lista civica “Insieme per Pedrengo” Daniele De Sanctis è firmatario insieme all’ex sindaco Mirco Perini e agli ex assessori Giuseppe Ghislandi e Franco Fazzolari di un comunicato nel quale si rimarca: “Si sopprime di fatto un organo che si discosta dalle commissioni comunemente intese. Non è infatti una commissione, in quanto partecipano alla sua costituzione oltre a molti giovani, molteplici realtà operanti nel territorio comunale che hanno come scopo unico l’attenzione verso il mondo giovanile. Non era forse opportuno prima di abrogare la consulta verificarne gli obiettivi, gli scopi e le attività?”.
Antonio Masper della lista civica “Lega per Pedrengo” punta il dito sulla rettifica del sindaco rispetto a quanto deciso dalla sua maggioranza in Consiglio.“Nella delibera viene testualmente usato il termine abrogare riguardo al regolamento istitutivo della consulta. Se ciò non equivale a soppressione significa che il sindaco dà alle parole un significato a proprio uso e consumo”.

(Da l'Eco di Bergamo)

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