mercoledì 16 dicembre 2009

Dichiarazione di voto di Insieme per Pedrengo sull'approvazione del PGT al Consiglio comunale del 14.12.2009

Consiglio comunale del 14 e 15 dicembre 2009

Dichiarazione di voto

Il gruppo Insieme per Pedrengo non si identifica più con il PGT adottato il 20 aprile 2009.
Non è l’accettazione di piccole osservazioni a variare le caratteristiche di un PGT. Per questo le abbiamo approvate, seguendo le indicazioni dell’estensore del Piano.
E’ sulle variazioni importanti che caratterizzano veramente il PGT che non siamo d’accordo.

E stata inoltre inserita la bretella Ovest (area Tadini). I motivi per i quali ci opponiamo a questo inserimento, adesso, li abbiamo già esplicitati. La nostra opposizione è ancora più ferma da quando il Sindaco ha comunicato che la realizzazione del parco lungo il fiume Serio è subordinata alla costruzione della strada.
L’Assessore provinciale alla viabilità ha dichiarato che la strada di penetrazione sarà per forza costruita per lotti funzionali. Nulla si sa degli studi di fattibilità della bretella. La strada non è compresa nel piano triennale delle opere pubbliche della Provincia. L’unica conclusione più realistica è che con questa scelta politica i Pedrenghesi non vedranno mai più realizzato il parco lungo il Serio.

Non accettiamo che venga eliminata la destinazione ad edilizia convenzionata di un lotto di terreno. Vi è una palese contraddizione tra questa decisione e quanto di recente approvato col “piano casa”, sostenuto dal Sindaco, che lo ha propagandato come illuminato strumento che consentiva alle famiglie che avevano bisogno di maggiori spazi, di poterli realizzare, o ai padri di poter costruire per i figli.
Vi è anche contraddizione tra la dichiarata volontà di non voler consumare il territorio e l’auspicio che si possano costruire solo le villette. Vi è inoltre una grave contraddizione sociale: il diritto alla casa spetta soltanto a chi può costruire o acquistare la villa con giardino. Noi non siamo d’accordo.

Non accettiamo di essere chiamati ad approvare un PGT che è intenzione dell’Amministrazione cambiare entro tempi brevi. Il Sindaco e il Vicesindaco hanno dichiarato che per certe osservazioni bocciate dal Consiglio saranno comunque trovate soluzioni successivamente: vedi stalle, area di vai Carducci ecc.
Per questi motivi il gruppo Insieme per Pedrengo esprime il suo voto negativo all’approvazione del PGT.

per il Gruppo Consiliare
Insieme per Pedrengo
Daniele De Sanctis

Insieme per Pedrengo sull'asse di penetrazione da est al Consiglio comunale del 14.12.09

Consiglio Comunale del 14 dicembre 2009

Osservazione n° 3

punto all’ordine del giorno APPROVAZIONE PGT

Su questo punto è necessario fare alcune precisazioni:

La proposta di realizzazione delle bretelle è scaturita da un tavolo tecnico. La bretella Est è una proposta condivisibile. Anche se si inserisce in un’area agricola pregevole, alleggerisce il traffico su via Kennedy e soprattutto allontana dalle zone maggiormente abitate il traffico di merci pericolose dirette all’azienda Polynt.
Insieme per Pedrengo aveva raggiunto un accordo con l’amministrazione di Scanzorosciate, per rendere meno impattante e più funzionale lo sbocco sul territorio di Scanzorosciate.

Per quanto riguarda la bretella Ovest è necessario sottolineare alcuni punti:
Il PII Tadini, la cui approvazione è stato l’ultimo atto dell’amministrazione del Sindaco Perini, aveva ed ha come obiettivo principale la creazione di un Parco lungo il fiume Serio.
Alla Provincia, che con il tavolo tecnico aveva chiesto l’inserimento della bretella, avevamo risposto che l’opera poteva essere realizzata se avesse rispettato alcune condizioni:
· la bretella avrebbe dovuto essere realizzata in galleria per motivi di impatto ambientale e di inquinamento;
· non si sarebbero dovute creare interferenze tra la viabilità comunale e la bretella stessa;
· il nascente quartiere sull’area dell’ex Cantoni non avrebbe dovuto essere confinato;
· i costi dell’opera non avrebbero dovuto essere a carico del Comune di Pedrengo;
· l’asse di penetrazione Est e le due bretelle avrebbero dovuto essere realizzate in un unico intervento.

Queste considerazioni hanno portato i giornali a scrivere nell’aprile del 2008 “Raddoppiano i costi per la strada di Pedrengo”.
Ancora oggi noi ribadiamo che solo se queste condizioni verranno rispettate potremo parlare di accettazione della bretella ovest da parte del Comune di Pedrengo.
Riteniamo che inserire la bretella Ovest in questo PGT implichi pesanti ripercussioni sul nostro territorio, a livello sociale, di inquinamento, ambientale e paesaggistico che stravolgeranno il lavoro fatto fino ad oggi.
Inserire la bretella Ovest in questo PGT significa dare comunque l’assenso alla sua realizzazione, anche con modalità diverse da quelle concordate dalla passata amministrazione al tavolo tecnico con la Provincia ed i comuni interessati.
Inserire la bretella Ovest in questo PGT presuppone che la comunità di Pedrengo si accolli parte dei costi per la sua realizzazione
Inserire la bretella Ovest in questo PGT significa eliminare definitivamente la possibilità di creare un Parco lungo il fiume Serio.

Per questi motivi non vogliamo che la bretella Ovest sia inserita in questo PGT.

per il Gruppo Consiliare
Insieme per Pedrengo
Daniele De Sanctis

Consiglio comunale del 14 dicembre 2009, la premessa di Insieme per Pedrengo

Consiglio Comunale del 14 dicembre 2009

Premessa

punto all’ordine del giorno APPROVAZIONE PGT


Ancora una volta siamo costretti a far rilevare come la maggioranza non ricerchi, quando è possibile, il dialogo e la collaborazione con le minoranze, continuando a considerarle un semplice elemento di disturbo per la propria attività. Gli esempi che seguono ne sono la prova.

Nell’avviso di convocazione del Consiglio, consegnatoci mercoledì 9 Dicembre, si legge che “ Il materiale è depositato per la visione presso il Settore Tecnico – Edilizia Privata”. Tuttavia il mercoledì pomeriggio, presso l’Ufficio Tecnico i documenti ufficiali non c’erano. Ci sono stati consegnati alle sei di sera, e non per iniziativa dell’Amministrazione, ma perché siamo stati irremovibili e insistenti, rifiutandoci di lasciare gli uffici comunali senza aver avuto ciò che ci spetta di diritto.

Noi consiglieri di Insieme per Pedrengo avevamo comunque chiesto in anticipo una documentazione. Non ufficiale, senza il parere tecnico, senza il parere della commissione urbanistica e soprattutto senza una cartografia adeguata. Abbiamo, per senso di responsabilità verso i cittadini, cercato comunque di capire per poter decidere con serenità e in maniera ponderata, con i tempi che un argomento così importante merita.

Chiediamo più rispetto!

RISPETTO per i consiglieri di minoranza, ai quali vengono lasciati solo cinque giorni per valutare più di 90 osservazioni. Abbiamo avuto giovedì, venerdì, sabato, domenica e oggi per approfondire tutte le osservazioni e chiedere chiarimenti presso l’ufficio tecnico.
RISPETTO per i consiglieri che lavorano e devono far conciliare gli impegni lavorativi con quelli politici. L’atteggiamento di questa amministrazione sembra dire: “chi lavora si arrangi per recuperare il materiale…”
RISPETTO per la conferenza dei capigruppo. Siamo stati convocati per telefono il mercoledì sera per un incontro da effettuare il giorno dopo. Ho scoperto poi che il capogruppo Masper non è stato neppure avvisato.
RISPETTO per i componenti delle commissioni. Convocare le commissioni dopo aver approvato i provvedimenti per i quali potevano dare il loro contributo è una presa in giro. (Mi riferisco alla commissione scuola per il relativo piano di diritto allo studio e alla commissione urbanistica per le osservazioni a questo PGT).
RISPETTO per i cittadini e per tutti noi consiglieri. Non è corretto né ammissibile comunicare in pubblico e ai giornali atti e informazioni prima del loro naturale passaggio in Consiglio Comunale (mi riferisco alla surroga del consigliere, la bretella ovest inserita nel PGT)
RISPETTO per la discussione sul PGT. E’ impensabile che anche per un’operazione di tale rilevanza per la Comunità, si osservino rigidamente i tempi previsti dal regolamento per la discussione, e forse neanche quelli.

Con queste premesse la comunicazione che il Sindaco ha fatto in questa sala il giorno 30 novembre in cui comunicava che il prossimo Consiglio Comunale sarebbe stato interamente dedicato all’approvazione del PGT, è si sarebbe svolto il giorno 9 o 10 Dicembre, con possibile conclusione sabato 12 dicembre può essere interpretata in vari modi. Voleva facilitare la nostra programmazione o voleva crearci difficoltà? Perché il consigliere Masper non è presente questa sera? Perché il consigliere Masper non è stato presente alla riunione dei capigruppo svoltasi giovedì 10 dicembre?

Se abbiamo lavorato per esaminare le osservazioni e adesso partecipiamo a questo Consiglio Comunale è per senso di responsabilità verso i cittadini, per rispetto dei quali riteniamo necessario il confronto con le posizioni della maggioranza.

Per queste considerazioni chiediamo che la discussione possa essere serena, esaustiva e che i tempi non siano rigidamente contingentati.

per il Gruppo Consiliare
Insieme per Pedrengo
Daniele De Sanctis

mercoledì 2 dicembre 2009

L'intervento di Franco Fazzolari sul Piano di diritto allo studio

DIRITTO ALLO STUDIO GENNAIO/GIUGNO 2010

Premessa
Considerato che nella delibera di Giunta n° 118 del 20.11.2009, tra gli obiettivi specifici della Commissione Scuola ed Educazione si legge: La Commissione, attraverso l’analisi e la discussione dei documenti forniti dall’Assessore e dagli uffici comunali, elabora proposte e pareri in merito a:
- Piano di diritto allo studio
Chiediamo all’Assessore come mai il Piano di diritto allo studio sia stato approntato senza il contributo della Commissione. La stessa poteva essere nominata prima della stesura del piano stesso.

Ore per studenti problematici
2008/2009
Scuola materna 2 alunni 25 ore sett.
Scuola primaria 6 alunni 77 “
Scuola secondaria 3 alunni 31 “

2009/2010
Scuola materna 2 alunni 35 ore sett.
Scuola primaria 5 “ 70 “
Scuola secondaria 4 “ 52 “

Ci sono stati incrementi orari in tutte le fasce scolastiche. In particolare nella Scuola Materna, pur con lo stesso numero di alunni, vi è un aumento orario di 10 ore settimanali e nella Scuola Secondaria un alunno in più implica un aumento orario di 21 ore settimanali. A che cosa è dovuto?
La domanda di precisazione deriva dal non aver avuto dagli uffici comunali risposta soddisfacente a una nostra specifica richiesta, formulata entro tempi adeguati.

Chiediamo se è stato fatto uno studio per la non sovrapposizione degli interventi. Consideriamo che sono attivi l’Insegnante di sostegno, l’Educatore e l’Insegnante di classe. Se si dovessero soddisfare le richieste dell’ASL ci sarebbero degli inutili e forse inopportuni accavallamenti di operatori. Infatti spesso l’ASL chiede 30 ore; 22 sono di sostegno . Rimarrebbero solo 8 ore senza accavallamento.

Quante sono le ore di compresenza tra l’Insegnante di sostegno e l’Educatore?

Alla voce servizi integrativi
Progetto Educazione Razionale (Relazionale?) Emotiva 2.250,00 €.
Di che cosa si tratta?

Corsi di musica strumentale classi 3^, 4^, 5^ della Scuola primaria e 1^ della Secondaria. Da chi sono tenuti? Il termine “strumentali” significa uso di strumenti musicali? Chi fornisce gli strumenti o eventualmente chi li acquista?

La Scuola può programmare un corso di musica strumentale nel normale orario curricolare? Un corso di musica strumentale non si tiene già in Oratorio?

Comitati genitori
Quali sono le proposte e le iniziative dei comitati genitori?

Franco Fazzolari

L'Assessore Zenoni non ha risposto a nessuna domanda, dicendo che le scelte erano state fatte o dall'Assistente sociale o dalla Scuola.

Intervento di Daniele De Sanctis sulla mozione del Crocifisso

Consiglio Comunale del 30 novembre 2009

Decimo punto all’ordine del giorno

Mozione presentata dal consigliere comunale Bosatelli Giancarlo in data 18/11/2009 prot. n° 11272

In questa assemblea consiliare siamo chiamati ad esprimerci contro una sentenza della Corte Europea che vieta di esporre il Crocifisso nei luoghi pubblici.Pensiamo che la Corte di Strasburgo con la sua sentenza abbia voluto evidenziare l’aspetto laico della scuola pubblica. Poteva la Corte di Strasburgo, interpellata su una questione di diritto, esprimersi in modo diverso?Le statistiche apparse nei giorni scorsi sulla stampa parlano chiaro. Il 70% degli italiani non vuole che venga tolto il crocefisso dalle aule italiane: “il crocefisso fa parte della nostra identità, noi siamo uno Stato con una cultura cattolica”; queste le motivazioni portate dai più.
Ma queste posizioni sono contraddittorie sotto un duplice aspetto:- Il simbolo del crocefisso non può essere ridotto a simbolo di una cultura identitaria, è qualcosa di ben più elevato: è il simbolo di una religione, di un culto, di Dio che si è fatto uomo;
- La scuola non è un luogo di culto e non è neanche il luogo dove si esprime una cultura identitaria, è il luogo dove si debbono esprimere conoscenza e ricerca in tutti i campi, nel rispetto della libertà di insegnamento.Di questa notizia si sono impossessati i politici, i quali tutti, stranamente, sono di colpo diventati seguaci del simbolo più alto di amore verso gli altri che ci sia stato nella storia umana.
Non ci si può però professare Paladini della Croce e seguaci di Cristo se si rigetta sistematicamente l’universalità del Suo insegnamento. Se non si accetta il diverso, il forestiero, se si esalta ad ogni piè sospinto il mito della propria razza, se si respinge, ributtandolo in mare, il disperato, se lo stesso disperato lo si sfrutta però, quando serve, per produrre la propria ricchezza, se si invita la gente a non fornirgli una casa, se per Natale si organizza una specie di pulizia etnica.
In uno Stato dove non esistono più simboli laici in grado di convogliare lo spirito della società civile, il crocefisso viene individuato come l'ultimo baluardo alla decadenza morale, culturale e sociale del Paese. Di questi tempi gli italiani, laici e credenti, rischiano di veder smarriti i propri simboli nazionali, denigrati proprio da quelle persone che invece dovrebbero tramandare l'orgoglio della Patria. Non dimentichiamo la condanna di Bossi del 2001, per vilipendio alla bandiera tricolore; sono sue anche le parole contro l'inno nazionale, considerato sconosciuto e non rappresentativo. Che tristezza vedere con quanta veemenza parte dei nostri politici difendono a spada tratta l’esposizione nelle aule del crocefisso, che rimane pur sempre un simbolo religioso, e non accennano neppure ad esporre il tricolore, il simbolo della nostra Patria. Il tricolore accomuna tutti i cittadini italiani, che siano cattolici, ebrei, mussulmani o atei. Incarna infatti ideali che non sono religiosi, così come è giusto che sia in uno Stato comunque laico. Esprimeremo comunque il nostro voto a favore della mozione, ma la nostra intenzione era quella di puntualizzare argomenti a nostro parere ben più rilevanti di questo.
In conclusione facciamo nostre le parole che il Cardinale Tettamanzi, arcivescovo di Milano, ha pronunciato su questa vicenda:
(il crocefisso rappresenta) “un simbolo non solo confessionale ma umano, la cui eliminazione non rappresenta un passo avanti. Il punto però non è conservare un "simbolo", un oggetto, bensì il modo di viverlo nella realtà. Questo è l'aspetto che dovrebbe essere considerato con maggiore serietà. Mi pare che di ciò si parli poco".

Daniele De Sanctis

Intervento di Daniele De Sanctis sulla Piazzetta Pertini

Consiglio Comunale del 30 novembre 2009

Nono punto all’ordine del giorno

Interrogazione presentata del consigliere comunale De Sanctis Daniele in data 13/11/2009 prot. n° 11127

Egregio Signor Sindaco, non mi ritengo soddisfatto dalla sua risposta. Ritengo che la decisione di trasformare in parcheggio la Piazzetta Pertini sia errata e controproducente per i seguenti motivi:
I parcheggi presenti nelle immediate vicinanze del nuovo municipio sono di norma sempre liberi; poche centinaia di metri a piedi non fanno male a nessuno (ricordo che comunque sono presenti nei pressi del Municipio adeguati posti auto per disabili)
Con fatica il gruppo di INSIEME PER PEDRENGO, al tempo dell’amministrazione Viganò, aveva investito risorse per trasformare da parcheggio a piazza questo luogo, anche andando contro le richieste dei dipendenti. La vostra decisione rovina, a beneficio di pochi, uno spazio urbano che rappresenta un investimento per la comunità. Come si può conciliare una pavimentazione che ha una sua geometria artistica, con le strisce per delimitare i parcheggi? Le perdite d’olio e le tracce dei pneumatici rovineranno irrimediabilmente la pavimentazione della piazzetta.Siamo riusciti in questi anni a caratterizzare lentamente il centro del paese, dotandolo di spazi ordinati e aperti. Il centro di Pedrengo oggi si caratterizza per l’insieme dei suoi spazi aperti: la Piazza Europa Unita, che molti ci invidiano, la piazzetta Elena Frizzoni, la piazza A. Pertini. Di fatto questi spazi, insieme con i nostri parchi creano equilibrio e senso di ordine. Volete barattare uno spazio pubblico che da equilibrio ed ordine all’ambiente urbano, con un parcheggio?
È ormai dimostrato e perseguito da molte amministrazioni pubbliche, che una delle strategie migliori per rivitalizzare un centro urbano sia quella di renderlo il più “pedonale” possibile, allontanando dal centro le autovetture ed i relativi parcheggi. La vostra è una strategia vecchia e diametralmente opposta. Dobbiamo aspettarci anche un prossimo parcheggio in Piazza Europa Unita? Lì lo spazio non mancherebbe di certo!
Riteniamo che, prima di distruggere uno spazio pubblico, fosse più opportuno sfruttare l’area a ridosso della sede della Polizia Locale. Questo intervento sarebbe stato forse un poco più difficile da realizzare, ma avrebbe garantito un risultato migliore. Avete preferito scegliere la strada più semplice, senza una visone d’insieme, senza progettualità ed infine senza aver prima condiviso la scelta con la cittadinanza. Amministrare vuol dire rispondere alle esigenze dei cittadini. Questa è la vostra risposta?
Mi permetta, signor Sindaco, di concludere il mio intervento citando le sue parole, riportate sull’Eco di Bergamo del 19.11.2009 in cui lei sostiene: “quella del decoro urbano è una questione a cui teniamo in modo particolare…… Vivere in un luogo che viene tenuto in ordine e che anche dal punto di vista dell’impatto visivo risulta piacevole non può che migliorare la qualità della vita”
Mi pare di poter sostenere senza forzature come vi sia una rilevante contraddizione tra le parole ed i fatti!

Daniele De Sanctis

Insieme per Pedrengo sulla Giornata della libertà

9 NOVEMBRE – GIORNO DELLA LIBERTA’

Punto n. 9 all’ordine del giorno

del Consiglio comunale del 30.11.09

Premesso che pur condividendo l’ordine del giorno proposto dalla Giunta, qualche dubbio comunque in noi si insinua.
Ci fa piacere che finalmente anche voi abbiate scoperto le celebrazioni civili e naturalmente, ci ha visto particolarmente soddisfatti vedere l’Amministrazione comunale schierata quasi al completo per la celebrazione del 91° anniversario della fine del primo conflitto mondiale e Giornata dell’Unità Nazionale.Ci dispiace però di dover segnalare la vostra assenza in occasione di altre celebrazioni ed iniziative organizzate, negli scorsi anni, dalla precedente Amministrazione e/o Commissione culturale, in collaborazione anche con le nostre scuole, quali:
• Il 27 gennaio Giorno della Memoria della entrata delle truppe alleate nel campo di concentramento di Auschwitz.

• Il 10 febbraio Giorno del Ricordo delle stragi delle Foibe. Da anni la manifestazione provinciale si effettua nel vicino comune di Seriate, mi sembra di non avervi mai visto tra i presenti.

• Il 25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismo.
Tutti gli anni in occasione di questo anniversario abbiamo abbinato iniziative ad oc anche per celebrare una ricorrenza particolare:
- nel 2005 in occasione del 60° della Liberazione abbiamo inaugurato il risistemato Monumento ai Caduti ed il giardino delle rimembranze. - Nel 2006 abbiamo ricordato anche il 60° anniversario della fondazione della Repubblica democratica.
- Nel 2008 abbiamo commemorato anche il 60° anniversario dell’entrata in vigore della Carta Costituzionale.
- Quest’anno, sempre in occasione del 25 aprile, abbiamo voluto ricordare un nostro concittadino Giuseppe Biava, caduto a Rosolo di Algua sotto il fuoco dei fascisti della banda Resmini. Un cittadino di Pedrengo del quale in paese si era persa la memoria. Anche in quell’occasione non vi abbiamo visti.• Il 3 novembre 2008, abbiamo ricordato con una suggestiva cerimonia serale la conclusione della guerra del 1915-1918 anche in quella circostanza pochi di voi erano presenti.
E’ per questo, abbiamo apprezzato aver trovato nel Piano per il Diritto allo Studio l’intenzione della Giunta di ricordare questi avvenimenti.Lo scorso 25 novembre è caduto il 65° anniversario della fucilazione di Giuseppe Biava e dell’eccidio di Cornalba (BG). In quel lontano autunno del 1944 ben 15 giovani, di età compresa tra i 17 ai 23 anni, di diversi paesi della bergamasca caddero sotto il fuoco della barbarie e della dittatura.Ieri, 29 novembre, in quel Comune, una manifestazione organizzata dall’ ANPI provinciale ha ricordato quel tragico anniversario e i caduti della formazione partigiana “Giustizia e Libertà - 24 maggio” fucilati negli stessi giorni a Zogno, Ambria, Rosolo di Algua e Cornalba.
Erano presenti i sindaci, o i loro assessori delegati, dei paesi di quei giovani martiri partigiani.
I sindaci di Romano di Lombardia e di Seriate, impossibilitati ad essere presenti hanno giustificato la loro assenza causa la concomitanza degli Stati Generali promossi dalla Provincia di Bergamo.
Ai pochi cittadini di Pedrengo ed ai familiari discendenti di Giuseppe Biava, presenti alla S. Messa ed alla successiva manifestazione è molto dispiaciuta l’assenza del rappresentante della nostra Amministrazione comunale e, senza nemmeno una telefonata di giustificazione.
Riteniamo sia doveroso da parte delle Istituzioni, specialmente quelle più vicine ai cittadini, quali sono i comuni, indicare alle nuove generazione gli ideali della solidarietà, della pace e della libertà.
Sarebbe però altrettanto necessario ed opportuno riscoprire le radici della nostra libertà e di quanti sono caduti sotto il fuoco fascista per lasciarci con il sacrificio delle loro vite una Italia libera da dittature, donandoci la libertà di cui tutti noi ampiamente godiamo e che ci auguriamo di poter trasmettere alle nuove generazioni.
Auspichiamo che l’anelito di pace, solidarietà, giustizia e libertà per la quale sono caduti i nostri fratelli italiani negli anni 1943-1945, possa essere accumunato a quanti caddero sotto il fuoco del muro di Berlino nella ricerca della libertà.
per il gruppo consiliare
Insieme per Pedrengo
Mirco Perini

Dichiarazioe di voto di Insieme per Pedrengo sugli assestamenti di bilancio

Consiglio Comunale del 30.11.2009

Punto n. 4 all’ordine del giorno

DICHIARAZIONE DI VOTO

Alla luce di quanto esposto negli interventi, con la presente dichiarazione di voto, confermiamo la nostra soddisfazione per il rispetto del Patto di Stabilità interno, ma ribadiamo la nostra contrarietà:
1. Per la non alienazione dell’immobile di via Roma.
2. Per la mancanza di stanziamenti nel campo sociale e per l’assenza di politiche propedeutiche al superamento del disagio delle persone in oggettiva difficoltà economica.
3. Per la mancata costituzione del fondo di solidarietà per le famiglie e le persone in difficoltà, promessa dal Sindaco nel Consiglio comunale dello scorso 21 luglio.
4. Per la mancanza di uno stanziamento per la sicurezza.
5. Per l’assenza di stanziamenti per i controlli ambientali.
6. Per il mancato stanziamento di risorse per investimenti negli impianti sportivi.
7. Per l’incremento delle risorse nel capitolo relativo al rimborso ai datori di lavoro per le ore di assenza degli assessori dal posto di lavoro.
Per questi motivi il nostro Gruppo consiliare “Insieme per Pedrengo” è contrario a questa proposta di assestamento del bilancio previsionale 2009.
per il gruppo consiliare
Insieme per Pedrengo
Daniele de Sanctis

L'intervento di Mirco Perini sull'assestamento di bilancio al consiglio comunale del 30.11.2009

Consiglio Comunale del 30.11.2009

Punto n. 4 all’ordine del giorno

ASSESTAMENTO DI BILANCIO

Nell’assestamento di bilancio che viene portato all’approvazione del Consiglio, rileviamo alcuni aspetti che non condividiamo:
• La mancata alienazione dell’immobile degli ex mini alloggi comunali di via Roma. Noi siamo convinti che tale edificio debba essere venduto; riteniamo che quel fabbricato non sia più necessario alla nostra Comunità, che debba essere dismesso dal patrimonio immobiliare, utilizzando le risorse che si ricaverebbero per interventi più utili e indispensabili.
• Mancano le risorse per incrementare gli interventi nel campo sociale. Stiamo vivendo una situazione difficile, le richieste aumentano, come del resto voi stessi dite nella delibera di Giunta n. 125 del 20 novembre scorso, cito testualmente “che pervengono all’assessorato, attraverso il servizio sociale dell’ente, molte le richieste di aiuti in generi alimentari da parte di famiglie in difficoltà”.
Però non vi è traccia della costituzione di un fondo di solidarietà per le famiglie e le persone in difficoltà, da voi annunciata prima in un’assemblea nel municipio di Seriate e promessa poi dal Sindaco nel Consiglio comunale dello scorso 21 luglio. Nella dichiarazione fatta all’Eco di Bergamo del 10 luglio il Sindaco ha affermato “Ce la metteremo tutta per attutire l’incombenza delle nuove povertà……”. Anche nel nostro Paese ci sono situazioni difficili. Però, nell’assestamento che ci proponete, non avete messo nemmeno una cifra simbolica. I comuni di Seriate e Albano si sono attivati. Qual è il tutto che voi ci avete messo?
• Lo stesso dicasi per il settore dello sport. Stando alle vostre dichiarazioni, in questo Paese, fino all’otto giugno scorso, non era stato fatto nulla per lo sport. Praticamente, secondo voi, per l’Amministrazione precedente lo sport non esisteva. Dopo il vostro insediamento avete scoperto che qualche cosa era stata fatta. Avete fatto promesse e dichiarazioni, alcune anche in Consiglio comunale, in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere Masper. Però, in questo assestamento, lo sport è stato completamente dimenticato!• Non troviamo nell’assestamento risorse per la sicurezza, che era uno dei punti cardine della propaganda della Lega Nord.
• Non vi è un solo euro per le indagini ambientali, da voi tanto sbandierate.• Tutti sappiamo come è andata a finire la questione delle politiche giovanili. In molti, soprattutto tra il pubblico presente, non sanno però che i giovani della ex Consulta hanno restituito al Comune 6.000 €. Cioè 2.000 € in più rispetto ai 4.000 che erano stati erogati nel 2009. E’ forse il primo caso in assoluto in Italia che dei giovani finanziano un Comune, invece di essere da esso supportati.
Ebbene quei soldi, rientrati in Comune nel mese di luglio, in questa variazione non ci sono.
Vogliamo sapere: 1) che fine hanno fatto? 2) Come mai non sono stati inseriti nell’assestamento? 3) Come pensate di gestirli? E per quali progetti? • Nel capitolo dei rimborsi ai datori di lavoro notiamo un incremento di 1.500 €; circa il 50% in più di spesa in soli tre mesi. Eravamo contrari e lo siamo tuttora, perché è un onere aggiuntivo per il Comune, che inciderà per circa 10.000 € annui.
Ci pare strano che per il sociale non ci sono risorse, si appendono le locandine per il paese per invitare la popolazione a conferire generi alimentari per le famiglie bisognose, però i soldi per gli assessori si trovano!• Spese in conto capitale stanziate 1.600 €. Non ci sono commenti da fare, le cifre parlano da sole.
Piuttosto che guardare con più attenzione alle priorità, voi avete risposto a quelle che, con una frase poco elegante, ma molto efficace, sono le “esigenze di pancia” utilizzando 15.000 €, che potevano essere impiegati in modo diverso, invece che per un’inutile e scellerata operazione di parcheggi su piazzetta Pertini.
L’assestamento di bilancio da voi proposto, se si escludono i 350.000 euro della non alienazione dell’immobile di via Roma, è praticamente una piccola variazione di rutine.
Sembra più un assestamento di fine mandato che non di inizio.Per noi è poca cosa, veramente poca cosa.
Ci auguriamo che nessuno di voi voglia giustificare il proprio operato facendosi scudo col Patto di Stabilità. Oggi questo non vi è concesso, in quanto sapevate già quando avete presentato il programma elettorale che tale patto esisteva. Avete quasi irriso la passata Amministrazione che, a vostra detta, non aveva avuto il coraggio e la capacità di bene amministrare e per la quale il Patto era una scusa.
Avete fatto credere ai cittadini che avreste saputo superare quell’ostacolo, che eravate in grado di trovare le risorse e di saperle utilizzare. Ebbene signori, se oggi tirerete in ballo il Patto di Stabilità significa che prima avete ingannato gli elettori e adesso continuate ad ingannarli. Trovate allora altre scusanti, ma non questa, per tentare di giustificare il vostro immobilismo totale.
per il gruppo consiliare
Insieme per Pedrengo
Mirco Perini

Se questi sono i cambiamenti...

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PEDRENGO IN QUESTI PRIMI SEI MESI HA REALIZZATO I SEGUENTI CAMBIAMENTI:
Ha eliminato la Consulta Giovanile.
Ha creato le premesse per aumentare dal 2010 gli emolumenti del Sindaco e degli Assessori. La maggiore spesa sarà di 54.159,00 € annui come deliberato nella seduta del Consiglio comunale del 28 settembre.
Ha iniziato i lavori presso il Cimitero, già approvati con delibera di Giunta n. 23 del 23 febbraio 2009 dall’Amministrazione Perini.
Vi è il silenzio totale per quanto riguarda il NUOVO PARCO nell’area tra gli impianti sportivi e il fiume Serio.
Ha fatto asfaltare alcune strade come contropartita corrisposta dall’ImpresaLocatelli S.p.A. per gli errori commessi sulla facciata del nuovo Municipio. Questa trattativa era stata avviata prima delle elezioni dalla precedente Giunta comunale.
Non si hanno notizie sui lavori per migliorare gli IMPIANTI SPORTIVI; dell’incarico per la progettazione della NUOVA SCUOLA MEDIA; dell’iniziativa per un CENTRO ANZIANI.
Nulla si sa della destinazione da dare al vecchio MUNICIPIO.
L’unica opera originale sarà di fare scempio della PIAZZETTA Pertini, davanti al vecchio Municipio, per trasformarla in parcheggio.
Se questi sono i cambiamenti …..
“Insieme per Pedrengo”

Mozione richiesta sede per i gruppi consiliari di opposizione

Pedrengo 9 settembre 2009

Al Presidente del Consiglio Comunale di Pedrengo

Il sottoscritto consigliere comunale Daniele De Sanctis, capogruppo della lista civica “Insieme per Pedrengo”, presenta la seguente mozione, come previsto dagli articoli 18, 19 comma 4.1 e successivi del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, con richiesta di iscrizione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio.

Oggetto: Richiesta sede operativa per i Gruppi consiliari.PREMESSO che in data 17 luglio 2009 i Consiglieri dei Gruppi consiliari “Insieme per Pedrengo” e “Lega per Pedrengo”, allo scopo di potersi riunire per assolvere in modo adeguato e puntuale i compiti previsti dallo status di Consiglieri comunali, hanno presentato, congiuntamente, la richiesta di poter usufruire di un ambiente idoneo a svolgere le attività connesse al loro mandato

CONSIDERATO

che entrambi i gruppi, che non dispongono di una propria sede, sono disposti a condividere un unico ambiente eventualmente messo a disposizione dall’Amministrazione comunale

PRESO ATTO

che, con e-mail datata 1 agosto 2009, il Sindaco rispondeva ai capigruppo Masper Antonio e Daniele De Sanctis per informare che:

-Non è possibile attualmente, per carenze di spazi, assegnare una sede fissa per i gruppi consiliari.
-I gruppi consiliari possono comunque, previa richiesta agli uffici, prenotare quando necessario e gratuitamente una sala presso il Centro Insieme per svolgere i propri incontri.
-Sindaco e Giunta non hanno un ufficio separato e spazi adeguati per svolgere il proprio mandato, sono attualmente sistemati in uno spazio provvisorio che non garantisce riservatezza.
- Il diritto di informazione e di accesso agli atti amministrativi è regolamentato dall’articolo 21 del “Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale”.
-Nell’ottica della riqualificazione del vecchio municipio, valuterò la possibilità di assegnare uno spazio.

I consiglieri del gruppo “Insieme per Pedrengo” ritengono che attualmente sarebbe possibile assegnare una sede fissa ai gruppi consiliari, in quanto oggi il Comune di Pedrengo dispone, presso il vecchio municipio (ove è ancora funzionante la Sala Consiliare) di ambienti che sino al 23 maggio scorso erano utilizzati dagli uffici comunali.
Tali locali sono inutilizzati e per essere attivati non richiedono alcun esborso per le casse comunali, in quanto non necessitano di opere di manutenzione di nessun tipo, essendo le utenze già allacciate e gli arredi dismessi del vecchio municipio in buon stato per essere ancora utilizzati. Né può valere la promessa del Sindaco di valutare la possibilità di assegnare uno spazio nell’ottica di riqualificazione del vecchio municipio, in quanto non si conoscono, perché mai dichiarati, le modalità, la destinazione e i tempi di detta riqualificazione. Un gruppo consigliare di minoranza, al pari della maggioranza, svolge la sua attività dal momento di insediamento del Consiglio comunale. Quindi i suoi tempi sono certi e non possono essere aleatori.Il Sindaco, nella sua e-mail di risposta alla richiesta scrive, “che i gruppi consiliari possono comunque, previa richiesta agli uffici, prenotare quando necessario e gratuitamente una sala presso il Centro Insieme per svolgere i propri incontri”. Il sottoscritto fa presente al Sindaco, alla Giunta e ai Consiglieri che al Centro Insieme non esiste un ambiente da destinarsi esclusivamente all’attività dei Consiglieri comunali, perché l’unica sala è da sempre utilizzata per le attività di molti gruppi, a cominciare da quelle relative al doposcuola, sin dalle prime ore del pomeriggio e l’utilizzo si conclude a tarda sera con le prove di canto del coro.
Tra l’altro, la minoranza non può essere considerata alla stregua di una qualsiasi associazione o gruppo di volontariato, in quanto è chiamata a svolgere un ruolo istituzionale. Ruolo che non si esaurisce in una riunione una tantum, da tenersi in un qualsiasi locale, ma che richiede continuità e attenzione costante.Il Sindaco, la Giunta e il Gruppo di maggioranza usufruiscono, per le loro riunioni, di locali comunali, che, anche se provvisori, permettono di svolgere la loro attività in un ambiente comunque dignitoso, ma soprattutto in un ambiente istituzionale e non presso la dimora di uno dei consiglieri.
E’ per legittima pari dignità che le minoranze chiedono di usufruire di un idoneo, pur se provvisorio, locale comunale, per poter svolgere il loro mandato. È noto che tutte le istituzioni amministrative nazionali assegnano degli ambienti alle minoranze, come prassi di rapporti corretti tra le parti. A Pedrengo questi locali ci sono e quindi la carenza di spazi indicata nella risposta del Sindaco appare alquanto pretestuosa, intravedendosi piuttosto la volontà politica di non assegnare una stanza alle minoranze.Con la presente mozione, come previsto dall’art. 19 comma 4.1 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale sottopongo al Consiglio la seguente proposta di voto:Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco, la Giunta e il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Lavori Pubblici, Manutenzioni e Patrimonio a mettere a disposizione di tutti i Gruppi consiliari, entro 60 giorni dalla data della discussione e votazione della presente mozione, idonei locali ed arredi per svolgere, nell’ambito delle competenze per gli stessi stabilite dalla legge, dallo Statuto e dai Regolamenti comunali vigenti, la propria attività.

Distinti Saluti

Daniele De Sanctis

Daniele De Sanctis al Consiglio comunale del 15 ottobre 2009

Consiglio Comunale del 15 ottobre 2009

Primo punto all’ordine del giorno Approvazione ambiti di esclusione del territorio comunale ai sensi dell’art. 6 della Legge Regionale 16.07.2009, n° 13 (Piano Casa).

Il Piano casa prevede “Azioni straordinarie” destinate allo “sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico”. La straordinarietà è motivata dalla crisi economica in atto. Noi siamo convinti che la straordinarietà non deve produrre danni ambientali ma viceversa sviluppo e qualificazione.
Con notevole soddisfazione abbiamo rilevato che nella proposta di approvazione sono stati mantenuti integri i principi contenuti nel P.G.T di recente adozione. Non poteva esservi miglior riconoscimento che il documento di Governo del Territorio preveda la naturale evoluzione del nostro paese, senza modificarlo nelle sue componenti originali ancora rimaste, ma anche senza ingessarlo nell’immobilismo.In un costante rapporto tra gli amministratori, il tecnico comunale e l’estensore del Piano è stato creato e adottato uno strumento urbanistico equilibrato, che la Legge Regionale sul piano casa non può e non deve snaturare.
Il P.G.T adottato, che da alcuni, per mera propaganda politica, era stato indicato come uno strumento di espansione edilizia indiscriminata, si rivela invece il mezzo che fa da controllore all’espansione, in quanto ostacola le notevoli possibilità di ampliamento dei fabbricati ammesse dall’art. 3, sia per l’aumento dei volumi esistenti, sia per la demolizione e la ricostruzione. Sono significativi i dati delle simulazioni riportati nella relazione illustrativa. Con le limitazioni imposte dall’osservanza delle regole indicate nel PGT, il valore medio di incremento volumetrico stimato è di soltanto 20.270 mc e i nuovi possibili abitanti teorici sono 135.
Da non sottovalutare, inoltre, che non si ritiene necessario il fabbisogno aggiuntivo teorico di standard, in quanto il Piano dei Servizi del PGT presenta dei valori standard ampiamente superiori ai minimi di legge.
Apprezziamo quindi la scelta della maggioranza di mantenere fermi i punti qualificanti del PGT nell’individuare gli ambiti di esclusione, e dichiariamo il nostro voto favorevole alla proposta. Consiglio Comunale del 15.10.2009Intervento relativo al punto n. 4 all’O.d.G.Modifica regolamento della biblioteca comunale di Pedrengo. E’ bene chiarire tre punti. La rappresentanza dei gruppi consiliari, i giovani e la procedura. Riguardo ai rappresentanti dei gruppi consiliari avevamo chiesto che l’articolo fosse chiaro e non lasciasse spazio ad interpretazioni. Prendiamo atto che questo è stato fatto. Il secondo aspetto riguarda i giovani. Aver inserito in questa commissione quattro rappresentanti delle realtà giovanili non può compensare il fatto di aver eliminato la consulta giovani. La consulta assicurava l’impegno attivo e il contatto diretto tra i giovani. Può forse dare sollievo alla vostra coscienza ma noi non saremo mai d’accordo su questo nuovo modo di vedere la realtà giovanile.Infine la procedura. I tempi, i pareri tecnici dei funzionari, l’iter stesso con cui questo articolo è modificato non ci trova d’accordo. Detto questo siamo però convinti che Pedrengo non può aspettare oltre. Il regolamento della Commissione Culturale e delle Politiche Giovanili deve essere approvato al più presto, perché questa Commissione si metta al lavoro. Per questo motivo noi non ci opporremo alla sua approvazione.

Insieme per Pedrengo al consiglio comunale del 15 ottobre 2009

Consiglio Comunale del 15 ottobre 2009

Primo punto all’ordine del giorno – Dichiarazione di voto

Approvazione ambiti di esclusione del territorio comunale ai sensi dell’art. 6 della Legge Regionale 16.07.2009, n° 13 (Piano Casa).

Il Piano casa prevede “Azioni straordinarie” destinate allo “sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico”. La straordinarietà è motivata dalla crisi economica in atto. Noi siamo convinti che la straordinarietà non deve produrre danni ambientali ma viceversa sviluppo e qualificazione.
Con notevole soddisfazione abbiamo rilevato che nella proposta di approvazione sono stati mantenuti integri i principi contenuti nel P.G.T di recente adozione. Non poteva esservi miglior riconoscimento che il documento di Governo del Territorio preveda la naturale evoluzione del nostro paese, senza modificarlo nelle sue componenti originali ancora rimaste, ma anche senza ingessarlo nell’immobilismo.
In un costante rapporto tra gli amministratori, il tecnico comunale e l’estensore del Piano è stato creato e adottato uno strumento urbanistico equilibrato, che la Legge Regionale sul piano casa non può e non deve snaturare.Il P.G.T adottato, che da alcuni, per mera propaganda politica, era stato indicato come uno strumento di espansione edilizia indiscriminata, si rivela invece il mezzo che fa da controllore all’espansione, in quanto ostacola le notevoli possibilità di ampliamento dei fabbricati ammesse dall’art. 3, sia per l’aumento dei volumi esistenti, sia per la demolizione e la ricostruzione.Sono significativi i dati delle simulazioni riportati nella relazione illustrativa. Con le limitazioni imposte dall’osservanza delle regole indicate nel PGT, il valore medio di incremento volumetrico stimato è di soltanto 20.270 mc e i nuovi possibili abitanti teorici sono 135.
Da non sottovalutare, inoltre, che non si ritiene necessario il fabbisogno aggiuntivo teorico di standard, in quanto il Piano dei Servizi del PGT presenta dei valori standard ampiamente superiori ai minimi di legge.
Apprezziamo quindi la scelta della maggioranza di mantenere fermi i punti qualificanti del PGT nell’individuare gli ambiti di esclusione, e dichiariamo il nostro voto favorevole alla proposta. Consiglio Comunale del 15.10.2009

Dichiarazione di voto al punto n. 4 all’O.d.G.

Modifica regolamento della biblioteca comunale di Pedrengo. E’ bene chiarire tre punti. La rappresentanza dei gruppi consiliari, i giovani e la procedura. Riguardo ai rappresentanti dei gruppi consiliari avevamo chiesto che l’articolo fosse chiaro e non lasciasse spazio ad interpretazioni. Prendiamo atto che questo è stato fatto. Il secondo aspetto riguarda i giovani. Aver inserito in questa commissione quattro rappresentanti delle realtà giovanili non può compensare il fatto di aver eliminato la consulta giovani. La consulta assicurava l’impegno attivo e il contatto diretto tra i giovani. Può forse dare sollievo alla vostra coscienza ma noi non saremo mai d’accordo su questo nuovo modo di vedere la realtà giovanile.Infine la procedura. I tempi, i pareri tecnici dei funzionari, l’iter stesso con cui questo articolo è modificato non ci trova d’accordo.
Detto questo siamo però convinti che Pedrengo non può aspettare oltre. Il regolamento della Commissione Culturale e delle Politiche Giovanili deve essere approvato al più presto, perché questa Commissione si metta al lavoro. Per questo motivo noi non ci opporremo alla sua approvazione.

Mirco Perini al Consiglio comunale del 15 ottobre 2009

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL “PIANO CASA”

Punto n. 1 all’ordine del Giorno del Consiglio Comunale del 15.10.2009

Lo scorso aprile, dopo settimane di grandi polemiche, veniva raggiunto l’accordo e firmata un’intesa tra Stato, Regioni e gli Enti locali sull’attuazione di misure per il rilancio dell’economia attraverso l’attività edilizia nota come “Piano Casa”.
Quell’accordo è stato la conclusione di un serrato confronto tra Governo, opposizioni parlamentari e Regioni.
L’obiettivo dichiarato del Governo era di stimolare una ripresa economica ancora al di là da venire, puntando ancora una volta sull’attività edilizia, anche se finalizzata ad ampliamenti di edifici esistenti, demolizioni e ricostruzioni con premialità volumetriche, semplificazioni procedurali, ecc...All’amministratore pubblico attento non è difficile rilevare la singolarità del percorso normativo che si è snodato via via dopo l’annuncio del Governo del nuovo Piano Casa sino alla firma dell’Intesa stessa, per poi passare alla predisposizione di uno schema di decreto legge relativo a “Misure urgenti in materia di edilizia, urbanistica ed opere pubbliche” che si è arenato nelle secche delle varie Conferenze e, infine all’emanazione delle varie normative regionali.Come non vedere la singolarità di questa vicenda?Il Governo ha annunciato una misura; poi ha rinunciato di fatto ad adottarla, provando, ma senza riuscirvi, a vararne un’altra di portata molto più ridotta. Infine ha osservato “impotente” il proliferare delle varie leggi regionali, che sulla base di quel semplice dirompente annuncio del Governo, le varie Regioni hanno via via emanato.
Un bellissimo esempio di federalismo….forse sarebbe meglio dire di caos legislativo. Ma vediamo cosa si proponevano Governo, Regioni ed Enti locali con la firma dell’Intesa. Visto che almeno su questo punto c’è stata chiarezza: “individuare misure per contrastare la crisi economica in una materia di legislazione concorrente con le Regioni, quale quella relativa al governo del territorio”, tenendo conto della necessità di contrastare la crisi mediante un riavvio dell’attività edilizia oltre che “rispondere anche ai bisogni abitativi delle famiglie…”.I contenuti dell’Intesa erano sicuramente buoni, ma le soluzioni adottate lasciano perplessi e se saranno pessimi lo vedremo, purtroppo, solo tra alcuni anni.Sicuramente era doveroso contrastare la crisi economica attivando misure di rilancio dell’economia, ma giustamente molti dubbi restano sul fatto che ancora una volta la soluzione proposta sia stata trovata spingendo sull’acceleratore dell’edilizia invece di allentare il Patto di Stabilità e consentire a Comuni e Province la possibilità di effettuare maggiori investimenti, manutenzioni straordinarie agli edifici pubblici, alle strade, ecc…., che sarebbero di immediata ricaduta sulle imprese del territorio.
A questo proposito è utile ricordare che lo stock di nuove abitazioni costruite ogni anno è aumentato, passando da 159mila del 2000 a 287mila di un anno fa (fonte Cresme), un aumento esponenziale che sarebbe stato anche maggiore se nel 2008 non fosse iniziata la crisi. E l’Agenzia del territorio ha confermato questo boom. L’aspetto singolare di questo continuo sviluppo edilizio è che la metà di questo notevole incremento si è verificato nelle regioni del nord. Forse anche noi dobbiamo chiederci: ma chi abita in tutte queste case? Considerato che la popolazione italiana, negli stessi anni non è aumentata in ugual misura.Lo scorso anno, subito dopo l’insediamento del nuovo governo, è stato emanato a giugno il decreto legge n. 112/2008, convertito successivamente nella legge n. 133/2008, il cui articolo 11 era titolato “Piano Casa”.
Un articolato progetto da realizzare con fondi pubblici e privati e al comma 2 specificava che il piano era “rivolto all’incremento del patrimonio immobiliare a uso abitativo attraverso l’offerta di abitazioni di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle immissioni inquinanti, destinate prioritariamente a prima casa per:nuclei familiari a basso reddito;anziani in condizioni sociali ed economiche svantaggiate;studenti fuori sede;immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale e di questi almeno cinque nella stessa regione;ecc…Dopo oltre un anno di quel “Piano Casa” si sono perse le tracce.In compenso è venuto alla luce un nuovo “Piano Casa” ,quello dell’Intesa del 1° aprile dal quale è scomparsa, pur continuando a chiamarsi allo stesso modo, ogni finalità sociale, sono scomparsi i finanziamenti pubblici, ma in compenso si prevedono ampliamenti a chi la casa già ce l’ha.
L’accordo, infatti, prevedeva l’impegno delle Regioni ad approvare, entro 90 giorni, leggi ispirate alla possibilità di procedere a:aumenti del 20% della volumetria esistente di edifici residenziali uni-familiari;demolizioni-ricostruzioni con ampliamento di edifici residenziali entri il limite del 35% della volumetriaattuazione di misure volte alla semplificazione e accelerazione delle procedure, per l’attuazione di quanto previsto dall’Intesa Stato-Regioni. Per evitare che l’applicazione di quanto previsto dall’Intesa si trasformasse in una giungla disomogenea di provvedimenti era stato previsto che entro 10 giorni dalla firma il Governo emanasse un decreto legge con l’obiettivo di semplificare le procedure di competenza statale…allo scopo di rendere più efficace l’azione amministrativa di disciplina dell’attività edilizia. Ebbene di tale decreto non si è saputo più nulla e le Regioni hanno fatto da sole. Ne è emersa così una proliferazione di norme che non sarà facile ricondurre ad unità, creando notevoli differenze da Regione a Regione. La situazione della Lombardia è paradossale, essendo incorso da parte dei Comuni l’attuazione dei P.G.T. previsti dalla legge regionale n. 12/2005. In pratica si sovrappongono nuove norme che contrastano con lo sviluppo pianificato del territorio. Impegnando di fatto i Comuni ad adottare delibere che tendono a salvaguardare il lavoro avviato con l’adozione e/o l’approvazione dei P.G.T. e quindi a limitare l’applicazione dell’articolo 6 della legge in questione.Poiché i Comuni vogliono esercitare a pieno la potestà sul loro territorio con i propri PGT, hanno volutamente e opportunamente deliberato una serie di misure restrittive. La scelta dei Comuni non è piaciuta all’Assessore Regionale al Territorio e Urbanistica, che in una dichiarazione pubblicata ieri dal giornale “il sole 24 ore” annuncia già una possibile modifica alla legge medesima.
Un’ultima considerazione riguarda l’obbligo, imposto dall’art. 6 comma 2, ai Comuni: I Comuni dovranno comunicare per via telematica a Regione Lombardia le determinazioni (effettuate entro il 15 ottobre) nonché, durante tutto il periodo di attuazione della legge, gli elementi relativi agli interventi assentiti.E’ questa un’altra oggettiva dimostrazione del centralismo regionale…. Altro che federalismo!Per quanto riguarda noi di “Insieme per Perdengo” condividiamo i contenuti della relazione predisposta dall’architetto F. Simonetti, estensore del Piano di Governo del Territorio, e della relativa delibera, tesi a non stravolgere gli obiettivi programmati prima con il PRG approvato nel maggio del 2005 e riconfermati con il nuovo strumento urbanistico adottato lo scorso 20 aprile ed in intinere per l’approvazione finale.

per i Consiglieri di Insieme per Pedrengo
Mirco Perini

Daniele De Sanctis al Consiglio comunale del 28.09.2009 sulle linee programmatiche

Le linee programmatiche di governo presentate dalla maggioranza ripetono, integralmente, il programma elettorale del gruppo UNITI PER IL CAMBIAMENTO.
Noi pensavamo però che la campagna elettorale, durante la quale i partiti sono avvezzi a promettere tutto e il suo contrario, fosse finita. Pensavamo anche che, una volta assunta la responsabilità di governo, la nuova amministrazione posasse i piedi per terra e presentasse delle linee programmatiche realistiche, depurate delle entusiastiche utopie. Invece cogliamo ancora adesso le contraddizioni di fondo che già avevamo colto durante il periodo elettorale.
Alcuni aspetti di questo documento hanno bisogno di una maggior chiarezza. La scuola media, il Centro Diurno Integrato, la Villa Sottocasa, l’asse di penetrazione e la ristrutturazione dell’edificio storico dell’ex asilo. La scuola mediaPedrengo nei prossimi anni avrà bisogno di una Scuola Media che abbia più aule, più spazi e, possibilmente, un ambiente polifunzionale che possa essere usato come palestra o aula magna.
INSIEME PER PEDRENGO ha accertato che non è conveniente né opportuno ristrutturare la vecchia Scuola Media di via Giardini. La proposta del nostro gruppo era di affiancare all’attuale edificio della Scuola Media una nuova struttura, costituita da aule, servizi e un ambiente polifunzionale. Un progetto realizzabile, con tempi certi e costi controllabili, ma soprattutto con la sicurezza di poterlo realizzare in breve tempo.In questo documento il problema “scuola media” si è trasformato in semplice STUDIO per la riqualificazione. Evidentemente tra di voi qualcuno ha fatto quattro conti e ha pensato che forse non era più il caso di esagerare.La realtà però e che la nostra comunità non necessita di studi di fattibilità, che per altro sono stati gia realizzati, ma ha bisogno della scuola media. Noi avevamo presentato un certo progetto; voi avete mirato più alto. Ma gli slogan a questo punto devono finire.Stiamo parlando di realizzare una nuova scuola media in un campus nel quale siano armonizzati anche gli impianti sportivi o stiamo parlando di uno “studio” per la riqualificazione dell’edifico ex-OMNI?
La creazione di un centro diurno integrato per anziani e di un centro di aggregazione socialeQuando si scrive è necessario dare il giusto valore alle parole. Un Centro Diurno Integrato per Anziani prevede il ricovero diurno di persone parzialmente e non autosufficienti. E’ un concreto aiuto alle famiglie che intendono mantenere a domicilio il proprio famigliare non autosufficiente e garantisce al contempo le prestazioni normalmente erogate dalle RSA (prestazioni mediche, infermieristiche e assistenziali). E’ questo di cui stiamo parlando?Villa SottocasaL’amministrazione vuole cercare un accordo con i proprietari per recuperare l’edificio adibendolo a spazio per mostre o manifestazioni pubbliche, utilizzando fondi privati. In parole semplici si vuole proporre di intervenire su un edificio di cui non abbiamo la proprietà, utilizzando risorse di privati. E’ di questo che stiamo parlando?

Asse di penetrazione est
Si cerca un dialogo con la Provincia per un nuovo tracciato di questa strada al fine di ridurre l’impatto sul nostro territorio. Quale proposta, quale alternativa verrà presentata per fare in modo che la Provincia modifichi il suo piano di viabilità provinciale? Esistono alternative? Di cosa stiamo parlando?

Ristrutturazione della parte storica del vecchio asilo
Con il piano integrato (Tadini) approvato dalla precedente amministrazione si è individuato il percorso per la creazione di un Parco sul Serio e si sono individuate le risorse per fare in modo che il Municipio sia completato con la ristrutturazione della parte storica del vecchio asilo. Anche dopo l’approvazione del PII, il processo deve essere sostenuto e perseguito dalla nuova amministrazione. Se si hanno obiettivi diversi, questi devono essere esplicitati. In questo documento non esiste un solo riferimento alla ristrutturazione dell’ex scuola materna e alla realizzazione del Parco lungo il Serio nell’attuale area Tadini. Che obiettivi si è data questa amministrazione in riferimento alla parte storica del vecchio asilo?Per quanto riguarda Ambiente, Cultura, Scuola, Servizi Sociali, Politiche Giovanili, alcuni aspetti della sicurezza, sembra quasi che in Pedrengo non si sia fatto mai nulla e che tocchi a voi costruire finalmente certe situazioni.La verità è che molte parti del vostro programma ricalcano quanto da anni già si realizza a Pedrengo e anzi, in alcuni casi si intravede un’involuzione. (es. sopprimere la Consulta Giovanile o non dare rappresentanza alle associazioni nella commissione servizi sociali).
Ci sono aspetti del vostro programma che richiedono, come indicato dall’Assessore al bilancio, “enormi risorse finanziarie”, altri che non risaltano in modo evidente ma che rappresentano una bella fetta del bilancio.
Interventi quali:
-Realizzare un sistema di piste ciclabili che colleghi i Comuni vicini
-Riqualificazione dell’ex Scuola elementare di Palazzo per destinarla a spazio polivalente
-Creazione di nuovi parcheggi nel centro del paese
-Miglioramento della viabilità del viale Kennedy e di via Garibaldi
-Interventi strutturali sugli impianti sportivi
-Messa in sicurezza di parco Ciriano innalzando il basso muro di cinta con una staccionata
-Installazione di strutture per l’utilizzo di fonti energetiche alternative
-Porre a dimora un albero per ogni neonato
-Monitoraggio degli agenti inquinanti
-Manutenzione del verde pubblico
-Incrementare gli orari di apertura al pubblico della biblioteca
-Organizzazione di eventi culturali
-Incremento del patrimonio librario
-Supporto per l’apprendimento della lingua da parte di alunni stranieri
-Apertura di sportelli dedicati all’ascolto di anziani/famiglia/giovani
-Mantenimento dei plessi scolastici-Manutenzione delle fogne, delle strade, degli edifici pubblici ecc
-Sostegno alle famiglie disagiate
-Sostegno alle politiche giovanili
-Sostegno alle associazioni di volontariato
-Sostegno alla Parrocchia

Chiediamo quindi all’assessore al bilancio: conosce le risorse che ogni anno sono necessarie soltanto per le manutenzioni ordinarie? Alla voce “Bilancio” si legge che ”le opere con elevati costi devono trovare copertura nel medio-lungo periodo” (si sottintende mediante l’accensione di mutui) ……….per non dover ricorrere ad un’urbanizzazione non programmata”. Alla voce “Urbanistica” voi dite che “vogliamo dare importanza istituzionale (?) al nostro Comune, invertendo la tendenza edificatoria degli ultimi venti anni”. Significa che voi non avete intenzione di utilizzare il meccanismo dell’urbanizzazione per ottenere nuove risorse economiche, bloccando qualsiasi nuova attività edificatoria. Questa è una promessa che, per la vostra credibilità, dovrete mantenere! Il gruppo di Insieme per Pedrengo aveva formulato un programma essenziale, individuando come reperire le risorse, creando quindi i presupposti per rendere le proposte veramente realizzabili. Il bilancio di questo Comune è solido, l’indebitamento è basso e il Comune ha accantonato capitali per circa 2.500.000 €, che, in questo momento non sono disponibili a causa delle pesanti restrizioni del patto di stabilità.Con questi presupposti voi stessi avete evidenziato nella premessa di questo documento il difficile contesto economico attuale e il vincolante patto di stabilità.Chiediamo all’Assessore al bilancio: questi vincoli, ci sono o non ci sono? E se ci sono come acconsente lei a scrivere un programma di governo, senza indicare priorità o senza indicare dove reperire le risorse? Le stesse domande che poniamo alla maggioranza, ce le siamo poste da tempo e siamo arrivati, con la massima serenità, a stabilire che le vostre linee programmatiche di governo sono poco credibili. Questo documento evidenzia infatti obiettivi difficilmente realizzabili.
Noi vorremmo sbagliarci e, in quanto cittadini di Pedrengo prima che consiglieri comunali, vi e ci auguriamo che veramente riusciate a realizzare il vostro programma, in particolare la Scuola Media, per la quale vi siete spesi in modo rilevante in campagna elettorale, anche se adesso tentate una piccola marcia indietro.
Staremo molto attenti, nell’interesse della comunità, che quanto da voi promesso venga realizzato. E vi chiediamo di non accampare mai la scusa che non ci sono risorse, … che il patto di stabilità non consente ecc.. ecc.. Perché questo lo sapevate anche quando vi siete presentati ai cittadini, come la nuova entità politica, che cancellando le malefatte del passato, avrebbe soddisfatto tutte le esigenze di Pedrengo, nessuna esclusa.

Insieme per Pedrengo sulla modifica del regolamento del Consiglio comunale

MODIFICA ART. 36 REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE

Punto n. 7 all’Ordine del Giorno - Consiglio comunale del 28.09.2009

Premesso che il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale è di recente adozione (21.04.2008), di fatto ha solo 18 mesi di vita.Riscrivere ed aggiornare il regolamento per il Consiglio comunale è stato un lavoro lungo. Per produrre un documento condiviso, che consentisse a tutti i consiglieri di esercitare al meglio e in modo democratico il loro mandato, ha impegnato per quasi due anni la precedente Giunta i Segretari che si sono succeduti e i Responsabili degli Uffici comunali.
Nel gennaio del 2008 la bozza del regolamento è stata presentata in Consiglio comunale e consegnata ai gruppi consiliari, che hanno avuto a disposizione oltre tre mesi di tempo per presentare osservazioni, integrazioni ed emendamenti al testo proposto dalla Giunta.
Nella seduta consiliare del 21 aprile 2008, dopo ampio ed articolato dibattito il Consiglio comunale lo ha approvato.
In quell’ occasione soltanto i consiglieri Masper Antonio, Chiesa Domenico e Fazzolari Franco hanno presentato complessivamente più di 40 emendamenti. Tramite votazione alcuni sono stati accolti integralmente, altri sono stati recepiti parzialmente, pochi respinti e alcuni ritirati.Dopo un articolato e costruttivo dibattito il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale è stato approvato all’UNANIMITA’.
Oggi, con una fretta che ci lascia alquanto perplessi, la maggioranza, composta anche da alcune forze politiche di minoranza del precedente mandato, propone lo stravolgimento dell’articolo 36 del regolamento, pregiudicando l’oggettiva operatività di tutti i consiglieri, sia di minoranza sia di maggioranza!Per venire all’argomento all’O.d.G. ci domandiamo: se nella seduta del Consiglio comunale del 21 luglio scorso, la vostra interpretazione dell’art. 36 era esatta, come da voi allora sostenuto, non riusciamo a comprendere come mai in questa occasione ci avete messo a disposizione il materiale relativo alla modifica del regolamento nei consueti 10 giorni di tempo.Il nostro Gruppo consiliare è totalmente contrario a questo vostro modo di procedere, in special modo per quanto riguarda le norme che unanimemente vengono considerate “regole condivise”, cioè le “regole del gioco”, come lo Statuto e i Regolamenti, in quanto sono strumenti che devono salvaguardare i diritti delle minoranze e di tutti i cittadini.
Il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, così come lo Statuto dell’Ente, determinano le regole della convivenza democratica tra i rappresentanti eletti che, devono essere condivise da tutti i consiglieri e da tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale.Per questo motivo la precedente Amministrazione ha ricercato l’apporto ed ha accolto molte proposte presentate da consiglieri di minoranza.La vostra proposta creerebbe rilevanti difficoltà a tutti i consiglieri, in particolare a chi lavora.Il comma 7 dell’art. 18 del Regolamento stabilisce le modalità e i termini entro cui vanno presentate le proposte emendative.
Questo comma è stato inserito su preciso suggerimento dei responsabili degli Uffici comunali, in quanto essi devono avere il tempo per effettuare l’istruttoria ed esprimere il regolare parere di legittimità della proposta. Riducendo i termini del 50% dei giorni previsti per il deposito degli atti, ci chiediamo com’è sia possibile, per qualsiasi consigliere, presentare emendamenti, se il termine di visione degli atti si riduce così drasticamente. Esempio: gli atti vengono messi a disposizione dei consiglieri 5 giorni prima della seduta, esclusi il giorno della stessa. Tenuto conto che il comma 7 stabilisce che “gli emendamenti sono presentati in forma scritta, al sindaco, entro le ore 12,00 del secondo giorno lavorativo precedente quello dell’adunanza” significa che, per rimanere al caso in discussione, gli emendamenti andavano presentati entro le ore 12,00 di giovedì 24 settembre. Questa è la concreta dimostrazione che ogni singolo consigliere ha a disposizione meno di 24 ore per analizzare gli atti e per presentare eventuali controproposte (avvisi ricevuti dopo le ore 20 di mercoledì reali ore ha disposizione 15,30 notte compresa). In questo Comune, Insieme per Pedrengo e prima ancora la Democrazia Cristiana, hanno sempre, per quanto riguarda regolamenti e convenzioni, rispettato i 10 giorni, tanto che la frase “i termini di deposito sono elevati a 10 giorni prima dell’adunanza per le proposte relative ai seguenti atti: regolamenti e convenzioni”, era presente nella stessa formulazione, anche nell’ art. 10 del precedente Regolamento. In tutti questi anni questa regola è sempre stata da tutti rispettata e non ha mai dato adito a problemi d’ interpretazione.Non è pensabile che alla terza seduta del nuovo Consiglio comunale norme, che per anni sono state condivise da tutti vengano variate, in peggio, per una banale diversità di interpretazione. L’art. 36 relativo al “deposito degli atti” è stato oggetto di diversa interpretazione nella sola seduta del 21 luglio scorso e non nelle precedenti sedute, come riportato nel testo della proposta di deliberazione. Di conseguenza ci chiediamo in quali sedute, considerato che l’insediamento di questo Consiglio è avvenuto solo lo scorso 30 giugno. Il comma 2 dell’art. 36 del regolamento come attualmente formulato è chiaro e di facile comprensione e interpretazione. Pertanto, a nostro modo di intendere non abbisogna di ulteriori chiarimenti e modifiche, in quanto il termine “relative a” è espressamente riferito a regolamenti e convenzioni. Un’ultima precisazione riguarda gli emendamenti alle variazioni di bilancio da come vengono modificate dalla vostra proposta. L’articolo 36 del regolamento, oggetto di questo contrasto, non tratta delle variazioni di bilancio. A tale proposito la normativa di riferimento riguardante gli emendamenti al bilancio non dovrebbe essere il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale ma il Regolamento di Contabilità.Infine l’art. 18 del regolamento che si riferisce al diritto di iniziativa dei consiglieri che specifica chiaramente nei commi 3 e 6 gli emendamenti e le proposte di deliberazione che possono essere presentate: regolamenti e convenzioni. In particolare il comma 3 stabilisce le modalità di presentazione degli emendamenti. Un consigliere comunale può proporre, sempre nei termini previsti dal regolamento, anche emendamenti relativi alle variazioni di bilancio, perché questo fa parte degli inalienabili diritti e doveri del Consigliere!Alla luce di quanto esposto chiediamo al Sindaco: Quali sono i veri motivi per effettuare un atto di imperio di tale portata? Perché ravvisa l’urgenza di modificare così velocemente il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale? Con questa modifica pensa veramente di creare difficoltà alle minoranze?Ha considerato le possibili difficoltà che verranno create ai Responsabili? Sono stati consultati prima di proporre la modifica? Ribadiamo che non a caso la precedente amministrazione aveva coinvolto i responsabili degli uffici nella elaborazione del regolamento.Siamo consapevoli che il confronto è lo strumento indispensabile per condividere l’azione politica e amministrativa. L’aspetto tecnico, per noi marginale di questa delibera, non può deteriorare i rapporti tra i vari organi del Comune. Per questo, convinti che la contrapposizione a tutti i costi non produce effetti positivi, nell’interesse, a nostro avviso, di tutti i consiglieri e degli uffici, formuliamo una proposta che ci pare equilibrata e conciliante.1. l’argomento al punto n….del O.d.G. viene stralciato e rinviato ad altra seduta.2. Il Sindaco convoca una riunione dei Capigruppo, con il Segretario e i Responsabili degli Uffici, per elaborare una proposta possibilmente condivisa, sia dagli organi politici sia dagli organismi tecnici, da sottoporre alla approvazione del Consiglio.Se il Sindaco e la maggioranza ritengono utile approfondire la presente proposta, possono sospendere per alcuni minuti la seduta e riunirsi per valutarla.Il Gruppo di Insieme per Pedrengo ha amministrato per 19 anni questo Comune, di conseguenza ha al proprio interno, e nei consiglieri che ora lo rappresentano, la necessaria esperienza politica, amministrativa e tecnica per affrontare questo mandato amministrativo con competenza. Se la maggioranza voterà adesso la modifica così come da loro proposta, significherà che non vi è la volontà politica di ricercare punti di accordo almeno su aspetti che riguardano le regole condivise e quindi tra il gruppo di maggioranza e le minoranze in futuro il dialogo non sarà facile.

Il Gruppo Consiliare “Insieme per Pedrengo”

Insieme per Pedrengo, dichiarazione di voto sulle variazioni di bilancio

DICHIARAZIONE DI VOTO

Punto n. 3 Ordine del giorno

Consiglio comunale del 28.09.2009

Il Gruppo consiliare di “insieme per Pedrengo” analizzata attentamente la proposta di variazione al bilancio presentata dalla Giunta, verificato che, per ora, alcune voci di spesa, apparentemente marginali non inficiano la manovra complessiva, constatato che la proposta si colloca nel solco di un’attenta gestione del denaro pubblico e pur rispettando i limiti posti dal legislatore ai Comuni, risponde alle esigenze della nostra Comunità e ne certifica l’assoluto equilibrio tra vari capitoli, sia relativi alle entrate e sia quelli relativi alle spese, esprime voto favorevole alla proposta di variazione al bilancio di previsione 2009.

I consiglieri di “Insieme per Pedrengo”

Insieme per Pedrengo, dichiarazione di voto sugli equilibri di bilancio

DICHIARAZIONE DI VOTO

Punto n. 4 all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 28.09.2009

Il Gruppo Consiliare di Insieme per Pedrengo, valutato attentamente lo stato degli equilibri di bilancio e le relazioni proposte dai singoli Responsabili di settore sullo stato di attuazione dei programmi, considerato che il Responsabile del Settore ragioneria ed il Revisore dei conti hanno certificato la congruità, coerenza ed attendibilità del bilancio e dei programmi.Che l’attento controllo politico e amministrativo effettuato dalla Giunta Perini, ha portato a questi risultati:o Le tasse di competenza comunali (ICI, TARSU, Addizionale IRPEF, ecc….) nel mandato amministrativo 2004/2009 non sono state aumentate;o l’incidenza del costo del personale, in rapporto alle spese correnti, in questi cinque anni è stato stabile con una media del 30,14%, molto al di sotto della media nazionale (50%);o il costo delle utenze degli edifici pubblici, nonostante l’incremento delle utenze verificatosi nel triennio 2007-2009 è praticamente stabile;o il grado di indebitamento del nostro Comune è molto al di sotto di quanto previsto dalla normativa. Infatti il limite massimo è fissato al 15% in rapporto alle entrate dei titoli I, II, e III. L’incidenza dell’indebitamento attualmente al 3,5% risulta essere molto inferiore sia alla media nazionale che è del 14% e sia a quella regionale che è del 13% circa. o le risorse accantonate per rispettare gli equilibri imposti dal Patto di stabilità ammontano a circa 2.500.000,00 euro.o La spesa media pro capite, cioè per ogni cittadino, nel triennio 2004/2006 è stata di appena 528,65 € mentre nel triennio 2006/2008 risulta essere di 561,27, molto al di sotto della media procapite nazionale. Verificato che il Comune di Pedrengo é un ente virtuoso, che il rispetto del Patto di stabilità per l’anno 2007 permette a questo Ente, come previsto dal D. L. n. 78/09 di poter utilizzare entro il 31 dicembre ulteriori risorse per un importo di 97.995,00 € per spese in conto capitale.Riscontrato che la Conferenza Stato-Città ha dato il via libera ai premi agli enti virtuosi che hanno rispettato il Patto di stabilità nel 2008 e centrato i parametri di virtuosità indicati dal D.L. n. 112/08 relativi all’autonomia finanziaria e alla bassa rigidità strutturale.Accertato che il nuovo beneficio si traduce per il nostro Comune in uno sconto sul Patto di Stabilità per il corrente anno che ammonta a complessivi 55.534,00 euro da usare sia per le spese correnti e sia per le opere pubbliche, purché utilizzate entro il corrente anno. Tutto ciò premesso e considerato, e visto il voto favorevole del nostro Gruppo, esprimiamo voto favorevole sullo stato di attuazione dei programmi e sulla ricognizione degli equilibri finanziari relativi al bilancio di previsione 2009.

I Consiglieri comunali
del Gruppo “Insieme per Pedrengo”

Emendamento sulla Convenzione disabili

INSIEME PER PEDRENGO
LISTA CIVICA
Pedrengo, 24.09.2009
Egregio Signor SINDACO
Comune di Pedrengo

I sottoscritti consiglieri Franco Fazzolari e Mirco Perini, del gruppo consiliare Insieme per Pedrengo, presentano il seguente emendamento, come previsto dall’art. 18, commi 6 e 7, del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.

Oggetto: Adesione ai principi e alle indicazioni della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità per la programmazione e il miglioramento delle politiche sociali nel territorio.

Prima di entrare nel merito delle problematiche poste dalla Convenzione, vogliamo fare alcune considerazioni:

È opportuno puntualizzare che la Convenzione non è stata di certo adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sollecitare nazioni come l’Italia. Lo stesso firmatario per il nostro Paese, Paolo Ferrero, nella presentazione, sostiene che “L’Italia è annoverata tra i paesi più avanzati nel campo dell’affermazione dei diritti delle persone con disabilità”. Il documento si riferisce quindi, in particolare, a quelle nazioni che non riconoscono tali diritti.In aggiunta ricordiamo che a Pedrengo questi diritti sono sempre stati considerati con particolare attenzione; dagli amministratori, dal personale addetto ai Servizi sociali, dalle Associazioni territoriali. Da più parti si lamenta che la mancata ratifica della Convenzione da parte del Parlamento Italiano abbia determinato un ritardo di impegno del nostro Paese ad adeguare la legislazione ai principi delineati dalla Convenzione.

È quindi chiaro che debba essere lo Stato ad adeguare la legislazione, cioè emanare in merito precise norme legislative.A questo Consiglio Comunale, si chiede, con una spinta in avanti, di sostituirsi allo Stato e intraprendere azioni che potrebbero essere vanificate dalle future indicazioni del legislatore.Pur con questi dubbi, se comunque l’adesione ai principi contenuti nella Convenzione favorirà l’ulteriore miglioramento della situazione esistente, noi daremo il nostro contributo, ponendo però le condizioni di seguito indicate:

Al punto 3 della proposta che impegna il Consiglio comunale si legge:

Favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle persone con disabilità e di tutte le associazioni che le rappresentano in tutte le fasi dei processi di costruzione delle politiche di sviluppo, comprese quelle decisionali.
Riteniamo che ogni decisione, che poi diventa operativa, sia di esclusiva competenza degli organismi legalmente deputati a prenderla. Le assunzioni di responsabilità, di qualsiasi natura, che ogni decisione comporta, non possono essere delegate, nemmeno parzialmente, a un gruppo o a una o più associazioni. Facciamo inoltre rilevare che al punto o) del preambolo della Convenzione si legge che “le persone con disabilità dovrebbero avere l’opportunità di essere coinvolte attivamente nei processi decisionali” e non attribuisce a tutte le associazioni tale prerogativa.
Per questo chiediamo che il punto venga riscritto e approvato eliminando i termini “comprese quelle decisionali”.All’ultimo punto della proposta si legge: Dare mandato al Sindaco o a un suo delegato di promuovere, all’interno del Piano di Zona, tutte le sensibilità di questa Convenzione.Noi riteniamo che ci siano gia le figure adeguate alla citata promozione: L’Assessore alle Politiche Sociali, che di fatto è il delegato del Sindaco, e l’Assistente Sociale. Quella proposta è una figura diversa? E’ una figura con compiti specifici, che va oltre il ruolo svolto dall’Assessore? Che lo affianca o lo sostituisce? A titolo gratuito o oneroso?
Per non rimanere nell’incertezza, chiediamo che i soggetti delegabili siano ben individuati e che quindi il punto venga riscritto e approvato come di seguito:Dare mandato al Sindaco o a un suo delegato, da individuarsi nell’Assessore alle Politiche Sociali o in un Consigliere comunale, di promuovere, all’interno del Piano di Zona, tutte le sensibilità di questa Convenzione.

Per il gruppo “Insieme per Pedrengo”
Franco Fazzolari - Mirco Perini

Emendamento di Insieme per Pedrengo sul regolamento della Commissione cultura, biblioteca e politiche giovanili

INSIEME PER PEDRENGO
LISTA CIVICA
Pedrengo, 24.09.2009
Egregio Signor SINDACO
Comune di Pedrengo

I sottoscritti consiglieri Franco Fazzolari e Giuseppe Ghislandi, del gruppo consiliare Insieme per Pedrengo, presentano il seguente emendamento, come previsto dall’articolo 18, commi 6 e 7, del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.

Oggetto: modifica dell’art, 14 del Regolamento della Biblioteca.

Considerato:

• Che il possibile numero di 24 membri, più il Presidente, della Commissione Culturale e delle Politiche Giovanili, previsti nella modifica proposta, appare esorbitante.

• Che tale numero diverrebbe ancora più ingovernabile, nel caso di partecipazione alle sedute della Commissione Culturale e delle Politiche Giovanili anche del Comitato di Gestione della Biblioteca.

• Che la rilevante variabilità del numero dei commissari (da 12 a 24 ) pone la questione in una situazione indefinita e non controllabile.

Ritenendo inoltre che un regolamento debba dare disposizioni precise e non consigli di comportamento, come avviene invece nella modifica proposta, nella quale si legge: “I rispettivi gruppi, entro i limiti sopraindicati, favoriranno la partecipazione di soggetti di età inferiore ai 29 anni ecc…” Per avere la certezza del numero dei suoi componenti e del numero di questi spettanti a ciascun gruppo consiliare e per armonizzare, nella nomina dei commissari, la Commissione Culturale e delle Politiche Giovanili alle altre Commissioni, il Gruppo consiliare di Insieme per Pedrengo propone il seguente emendamento all’art.14 rispetto alla formulazione proposta.Art. 14

La Commissione Culturale e Politiche Giovanili è composta da 15 membri oltre il Presidente, determinati come segue:1 membro in rappresentanza dei gruppi consiliari composti da 1 consigliere; 2 membri in rappresentanza dei gruppi consiliari composti da 2 consiglieri; 3 membri in rappresentanza dei gruppi consiliari composti da 3 consiglieri; 4 membri in rappresentanza dei gruppi consiliari composti da 4 consiglieri; 5 membri in rappresentanza dei gruppi consiliari composti da 5 consiglieri; 10 membri in rappresentanza dei gruppi consiliari composti da più di cinque consiglieri.
E’ facoltà di ciascun gruppo consiliare designare i propri componenti.
Sono previste integrazioni durante il mandato amministrativo ecc, ecc, rimane come il testo in atto.

Per il gruppo “Insieme per Pedrengo”
Franco Fazzolari - Giuseppe Ghislandi

Insieme per Pedrengo sulle linee programmatiche al Consiglio del 28.09.2009

Consiglio Comunale del 28 settembre 2009

Presentazione delle linee programmatiche di governo

Punto n. 9 O.d.G. Consiglio comunale del 28.09.2009

Le linee programmatiche di governo presentate dalla maggioranza ripetono, integralmente, il programma elettorale del gruppo UNITI PER IL CAMBIAMENTO. Noi pensavamo però che la campagna elettorale, durante la quale i partiti sono avvezzi a promettere tutto e il suo contrario, fosse finita. Pensavamo anche che, una volta assunta la responsabilità di governo, la nuova amministrazione posasse i piedi per terra e presentasse delle linee programmatiche realistiche, depurate delle entusiastiche utopie. Invece cogliamo ancora adesso le contraddizioni di fondo che già avevamo colto durante il periodo elettorale. Alcuni aspetti di questo documento hanno bisogno di una maggior chiarezza. La scuola media, il Centro Diurno Integrato, la Villa Sottocasa, l’asse di penetrazione e la ristrutturazione dell’edificio storico dell’ex asilo. La scuola mediaPedrengo nei prossimi anni avrà bisogno di una Scuola Media che abbia più aule, più spazi e, possibilmente, un ambiente polifunzionale che possa essere usato come palestra o aula magna.
INSIEME PER PEDRENGO ha accertato che non è conveniente né opportuno ristrutturare la vecchia Scuola Media di via Giardini. La proposta del nostro gruppo era di affiancare all’attuale edificio della Scuola Media una nuova struttura, costituita da aule, servizi e un ambiente polifunzionale. Un progetto realizzabile, con tempi certi e costi controllabili, ma soprattutto con la sicurezza di poterlo realizzare in breve tempo.In questo documento il problema “scuola media” si è trasformato in semplice STUDIO per la riqualificazione. Evidentemente tra di voi qualcuno ha fatto quattro conti e ha pensato che forse non era più il caso di esagerare.La realtà però e che la nostra comunità non necessita di studi di fattibilità, che per altro sono stati gia realizzati, ma ha bisogno della scuola media. Noi avevamo presentato un certo progetto; voi avete mirato più alto. Ma gli slogan a questo punto devono finire. Stiamo parlando di realizzare una nuova scuola media in un campus nel quale siano armonizzati anche gli impianti sportivi o stiamo parlando di uno “studio” per la riqualificazione dell’edifico ex-OMNI?

La creazione di un centro diurno integrato per anziani e di un centro di aggregazione sociale

Quando si scrive è necessario dare il giusto valore alle parole. Un Centro Diurno Integrato per Anziani prevede il ricovero diurno di persone parzialmente e non autosufficienti. E’ un concreto aiuto alle famiglie che intendono mantenere a domicilio il proprio famigliare non autosufficiente e garantisce al contempo le prestazioni normalmente erogate dalle RSA (prestazioni mediche, infermieristiche e assistenziali). E’ questo di cui stiamo parlando?

Villa Sottocasa

L’amministrazione vuole cercare un accordo con i proprietari per recuperare l’edificio adibendolo a spazio per mostre o manifestazioni pubbliche, utilizzando fondi privati. In parole semplici si vuole proporre di intervenire su un edificio di cui non abbiamo la proprietà, utilizzando risorse di privati. E’ di questo che stiamo parlando?

Asse di penetrazione est

Si cerca un dialogo con la Provincia per un nuovo tracciato di questa strada al fine di ridurre l’impatto sul nostro territorio. Quale proposta, quale alternativa verrà presentata per fare in modo che la Provincia modifichi il suo piano di viabilità provinciale? Esistono alternative? Di cosa stiamo parlando?

Parchi e giardini

Nel vostro programma non fate nessun accenno al parco lungo il fiume Serio nell’attuale area Tadini, però, riprendendolo integralmente dal vostro programma elettorale prevedete l’acquisizione e la realizzazione nello spazio verde tra le vie Ghisalberti e Falcone e Borsellino di un grande parco. Secondo voi questa è una necessità per la nostra Comunità? Non vi risulta che nella zona vi siano già il parco Mariele Ventre e lo storico parco Frizzoni?

Ristrutturazione della parte storica del vecchio asilo

Con il piano integrato (Tadini) approvato dalla precedente amministrazione si è individuato il percorso per la creazione di un Parco sul Serio e si sono individuate le risorse per fare in modo che il Municipio sia completato con la ristrutturazione della parte storica del vecchio asilo. Anche dopo l’approvazione del PII, il processo deve essere sostenuto e perseguito dalla nuova amministrazione. Se si hanno obiettivi diversi, questi devono essere esplicitati. In questo documento non esiste un solo riferimento alla ristrutturazione dell’ex scuola materna e alla realizzazione del Parco lungo il Serio nell’attuale area Tadini. Che obiettivi si è data questa amministrazione in riferimento alla parte storica del vecchio asilo?

Per quanto riguarda Ambiente, Cultura, Scuola, Servizi Sociali, Politiche Giovanili, alcuni aspetti della sicurezza, sembra quasi che in Pedrengo non si sia fatto mai nulla e che tocchi a voi costruire finalmente certe situazioni.

La verità è che molte parti del vostro programma ricalcano quanto da anni già si realizza a Pedrengo e anzi, in alcuni casi si intravede un’involuzione. (es. sopprimere la Consulta Giovanile o non dare rappresentanza alle associazioni nella commissione servizi sociali).
Ci sono aspetti del vostro programma che richiedono, come indicato dall’Assessore al bilancio, “enormi risorse finanziarie”, altri che non risaltano in modo evidente ma che rappresentano una bella fetta del bilancio. Interventi quali:
-Realizzare un sistema di piste ciclabili che colleghi i Comuni vicini
-Riqualificazione dell’ex Scuola elementare di Palazzo per destinarla a spazio polivalente
-Creazione di nuovi parcheggi nel centro del paese
-Miglioramento della viabilità del viale Kennedy e di via Garibaldi
-Interventi strutturali sugli impianti sportivi
-Messa in sicurezza di parco Ciriano innalzando il basso muro di cinta con una staccionata
-Installazione di strutture per l’utilizzo di fonti energetiche alternative
-Porre a dimora un albero per ogni neonato
-Monitoraggio degli agenti inquinanti-Manutenzione del verde pubblico
-Incrementare gli orari di apertura al pubblico della biblioteca
-Organizzazione di eventi culturali-Incremento del patrimonio librario
-Supporto per l’apprendimento della lingua da parte di alunni stranieri
-Apertura di sportelli dedicati all’ascolto di anziani/famiglia/giovani
-Mantenimento dei plessi scolastici-Manutenzione delle fogne, delle strade, degli edifici pubblici ecc
-Sostegno alle famiglie disagiate
-Sostegno alle politiche giovanili
-Sostegno alle associazioni di volontariato
-Sostegno alla Parrocchia

Chiediamo quindi all’assessore al bilancio: conosce le risorse che ogni anno sono necessarie soltanto per le manutenzioni ordinarie? Alla voce “Bilancio” si legge che ”le opere con elevati costi devono trovare copertura nel medio-lungo periodo” (si sottintende mediante l’accensione di mutui) ……….per non dover ricorrere ad un’urbanizzazione non programmata”. Alla voce “Urbanistica” voi dite che “vogliamo dare importanza istituzionale (?) al nostro Comune, invertendo la tendenza edificatoria degli ultimi venti anni”. Significa che voi non avete intenzione di utilizzare il meccanismo dell’urbanizzazione per ottenere nuove risorse economiche, bloccando qualsiasi nuova attività edificatoria. Questa è una promessa che, per la vostra credibilità, dovrete mantenere! Il gruppo di Insieme per Pedrengo aveva formulato un programma essenziale, individuando come reperire le risorse, creando quindi i presupposti per rendere le proposte veramente realizzabili. Il bilancio di questo Comune è solido, l’indebitamento è basso e il Comune ha accantonato capitali per circa 2.500.000 €, che, in questo momento non sono disponibili a causa delle pesanti restrizioni del patto di stabilità.Con questi presupposti voi stessi avete evidenziato nella premessa di questo documento il difficile contesto economico attuale e il vincolante patto di stabilità.Chiediamo all’Assessore al bilancio: questi vincoli, ci sono o non ci sono? E se ci sono come acconsente lei a scrivere un programma di governo, senza indicare priorità o senza indicare dove reperire le risorse? Le stesse domande che poniamo alla maggioranza, ce le siamo poste da tempo e siamo arrivati, con la massima serenità, a stabilire che le vostre linee programmatiche di governo sono poco credibili. Questo documento evidenzia infatti obiettivi difficilmente realizzabili.
Noi vorremmo sbagliarci e, in quanto cittadini di Pedrengo prima che consiglieri comunali, vi e ci auguriamo che veramente riusciate a realizzare il vostro programma, in particolare la Scuola Media, per la quale vi siete spesi in modo rilevante in campagna elettorale, anche se adesso tentate una piccola marcia indietro.
Staremo molto attenti, nell’interesse della comunità, che quanto da voi promesso venga realizzato. E vi chiediamo di non accampare mai la scusa che non ci sono risorse, … che il patto di stabilità non consente ecc.. ecc.. Perché questo lo sapevate anche quando vi siete presentati ai cittadini, come la nuova entità politica, che cancellando le malefatte del passato, avrebbe soddisfatto tutte le esigenze di Pedrengo, nessuna esclusa.

I Consiglieri del Gruppo“Insieme per Pedrengo”

Mirco Perini al Consiglio comunale del 28.09.2009

VARIAZIONE DI BILANCIO N. 3/2009

Punto n. 2 all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del 28.09.2009

Più che una variazione possiamo definirla una piccola manovra di assestamento, in quanto non è rilevante e non da luogo ad interventi significativi per il territorio e per la vita della Comunità. Nell’intervento cercherò di fare alcune considerazioni e alcune domande, fondamentalmente di tipo politico. Mi auguro di avere risposte esaustive dai singoli assessori. Analizzando attentamente le cifre notiamo che sulla carta abbiamo maggiori entrate correnti per 183.000 €, ma realmente sono circa 130.000 €.Vediamo ora di capire le più significative:A) Maggiori Entrate Correnti:1.Compartecipazione 5 x mille 1.987,002.TARSU scuole – rimborso dallo Stato 2.000,003. Fognatura insediamenti produttivi 45.000,004. Fognatura utenti Scanzorosciate 3.000,005. Contributo dallo Stato per ICI abitazione principale 53.165,00 (40.000 p.giro)6. Fondo ordinario 22.435,007. Contributo Stato x estinzione anticipata mutui 8.131,00 (fare ossrva.ne)8. Fitti di fabbricati 2.376,009. Proventi da concessioni cimiteriali 20.000,0010. Introiti e rimborsi diversi 16.050,00 (rimb. Ass.ne)11. Rimborso spese x riparazioni sinistri – CED 9.000,00Totale 183.144,00- Lo stesso discorso vale per le minori entrate correnti che realmente sono circa 25.000 euro. B) Minori entrate correnti:60. I.C.I (partita di giro) 40.000,00 (giro partita)61. Rimborso TARSU Scuole statali 3.000,00 (giro partita)62. Rimborso mutui consortili 18.892,0063. Rimborso spese a seguito riparazioni sinistri 2.500,0064. Avanzo di amministrazione 2008 3.458,00Totale 67.850,00E’ nell’esaminare le maggiori spese correnti che troviamo apparentemente dei piccoli incrementi di spesa che, indicano alcuni orientamenti della nuova Giunta per il prossimo futuro, come l’aumento delle indennità di carica di Sindaco e di assessori, che porterà all’esborso per le casse comunali a partire dal 2010 di oltre 55.000,00 euro:C) Maggiori spese correnti (finanziate): 45. Acquisto beni consumo organi istituzionali 500,0046. Indennità carica Sindaco 500,0047. Spese x stampe amministrazione comunale 1.000,00 la finanziaria 2009 prevede la riduzione del 50% delle spese relative alle pubblicazioni delle amministrazioni la scelta di incrementare questo capitolo pertanto non è condivisibile48. Rimborso al datore di lavoro oneri x permessi retributiviUsufruiti dagli amministratori 3.000,00 questa scelta è contraria ai principi che noi abbiamo sempre sostenuto e praticato riteniamo illogico sprecare del denaro pubblico per assentarsi in orario di lavoro per espletare il mandato di assessore caricando le spese conseguenti sull’intera Comunità. Altre spese riguardano capitoli che effettivamente necessitano di integrazione, quali: 49. Imposte e tasse segretaria 1.000,0050. Spese di manutenzione e gestione del patrimonio 500,0051. Utenze immobili comunali 3.000,0052. Spese di manut/ne e gestione del patrimonio immobiliare 5.000,0053. Prestazioni professionali 3.700,0054. Spese funzionamento centro elettronico 1.000,0055. Interventi x tutela salute dipendenti LL.PP. 160,0056. Spese x servizio mensa dipendenti 4.400,00(2008 € 15.350) - Ha che cosa è dovuto questo notevole incremento? Visto che il personale nel corso dell’anno è diminuito? Per sottostima iniziale del relativo capitolo? Per un aumento già deciso ma non ancora deliberato? Se è stato deciso quale organo ha preso la decisione? E’ stata la Delegazione Trattante in un incontro con le Rappresentanze sindacali? Se si, è stato redatto il verbale della riunione?57. Spese x riparazioni da seguito sinistri 10.000,0058. Spese x spedizioni postali 2.000,0059. Quota adesione progetto Siscotel 2.200,0060. Incremento Fondo di Riserva 15.272,00 lascia perplessi il notevole incremento di questo fondo, si raddoppia lo stanziamento iniziale a tre mesi dalla chiusura del bilancio. Come mai? E’ proprio necessario? 61. Utenze Scuola media 5.000,0062. Utenze biblioteca 2.500,0063. Spese x rimozione neve 10.000,0064. Servizio raccolta e smaltimento rifiuti 6.000,0065. Spese x mantenimento ville e parchi 3.726,0066. Utenze Centro sociale 7.000,0067. Spese x automezzi Servizi sociali 1.000,00Totale 88.458,00Le minori spese correnti si riferiscono in particolare a:D) Minori Spese Correnti (finanziate):13. Indennità di carica Assessori 2.000,00 (giro partita)14. Spese x pareri legali 2.000,0015. Oneri x assicurazioni 5.500,00 risparmio per attività avviata nel 2005: revisione di tutti i contratti assicurativi tramite broker.16. Indennizzo x estinzione anticipata prestiti 3.458,00 la scelta, effettuata sia nel 2008 e sia quest’anno, di estinguere vecchi mutui sta rivelandosi vincente per le casse comunali – spiegherò il perché nel successivo punto all’ O.d.G.17. Spese di mante./to e funzionamento Ufficio tecnico 100,0018. Spese x parco mezzi Ufficio tecnico 300,0019. Spese di mantenimento e funzionamento Ufficio tecnico 68,00 quando si arriva a pulire i capitoli di importi di questa entità, significa che si effettuata una gestione seria, attenta e prudente delle risorse comunali…..altro che spreco di denaro pubblico! 20. Spese x gare d’appalto oneri pubblicazioni 500,0021. Spese x pareri legali 3.000,0022. Quota adesione Siscotel 1.000,0023. Compenso lavoro straordinario dipendenti 1.608,0024. Servizio pulizia immobili comunali 4.000,00 nel ridurre questa posta la Giunta ha tenuto presente che a seguito dell’eliminazione della Consulta giovani, dovrà prevedere le risorse per le pulizie di quell’ambiente visto che ora non compete più alla Consulta, essendo stata abrogata, ma che quell’ edificio è tutt’oggi utilizzato dagli operatori e dagli adolescenti del Progetto giovani?25. Utenze sede comunale 500,0026. Spese x videosorveglianza mobile 1.500,00 (giro partita)27. Manutenzione ordinaria impianti videosorveglianza 4.300,00 (giro partita)28. Spese di mantenimento e funzionamento Scuola materna 220,0029. Manutenzione ordinaria scuola elementare 700,0030. Utenze Scuola Elementare 500,0031. Spese di mantenimento e funzionamento Scuola media 500,0032. Spese di mantenimento e funzionamento Biblioteca 500,0033. Spese x servizio pulizia Biblioteca 197,0034. Contributi x attività culturali 500,0035. Spese promozione e diffusione dello sport 300,0036. Spese x riparazioni a seguito di sinistri 2.500,0037. Noleggio attrezzature x servizio tecnico-manutentivo 3.360,0038. Utenze pubblica illuminazione 3.500,0039. Utenze pompa fognatura 2.500,0040. Pulizia x ispezione roggia 1.000,0041. Manutenzione e funzionamento Centro sociale 500,0042. Rette x ricovero anziani 2.000,0043. Utenze Cimitero 500,00Totale 49.111,00E) Maggiori Entrate conto capitale:12. Oblazioni x sanatorie pratiche edilizie 4.500,00Osservando le variazioni proposte per le spese di investimento notiamo che l’unico investimento consistente riguarda la sostituzione delle videocamere fulminate all’inizio di luglio, il 70% del costo però è coperto dal rimborso assicurativo e dall’azzeramento di alcuni capitoli della Polizia Locale . F) Maggiori spese conto capitale (investimenti):68. Acquisto arredi uffici comunali 500,0069. Fondo patto di Stabilità Interno 51.018,00 queste sono risorse che non si possono ne impegnare ne spendere, sono semplicemente accantonate per rispettare il Patto di Stabilità. 70. Acquisti videocamere x servizio vigilanza 22.500,00 (nuovo inves/to)71. Acquisto arredi x Scuola media 2.500,0072. Interventi di sistemazione viaria 1.100,0073. Manutenzione straor. impianti pubblica illuminazione 2.300,0074. Quota partecipazione spese centro x l’impiego 929,0075. Manutenzione straordinaria immobili comunali 1.000,0076. Fondo eliminazione barriere architettoniche 1.100,00Totale 82.947,00Praticamente l’ importo reale dei nuovi investimenti ammonta a solo €.31.929G) Minori Spese conto capitale:44. Arredi ed attrezzature x Scuole elementari 2.500,00 (giro partita)Note:Avanzo di amministrazione 2008 applicabile 616.861,16Avanzo di amministrazione applicato nel 2009:- X chiusura mutui vecchi 292.737,00- X spese correnti 6.542,00- Avanzo di amministrazione disponibile 317.582,16Alcune considerazioni sullo stato del bilancio comunale:• Le entrate correnti (tasse, tariffe, canoni ecc…) coprono interamente le spese correnti cioè quelle relative a: personale, servizi alla persona: scuola, servizi sociali, vigilanza ecc….Questo vuol dire che anche per il 2009, alla data odierna, in sostanza non si utilizzano entrate straordinarie, quelle del titolo IV, tanto per capirci, per queste spese.• Esaminando attentamente il quadro dimostrativo degli investimenti per il 2009 notiamo il permanere di alcune situazioni indipendenti dalla volontà politica di chi amministra quali:I contributi in conto capitale da parte dello Stato e della Regione sono pressoché irrilevanti. I pochi investimenti previsti sono praticamente coperti dagli oneri di urbanizzazione, che causa la congiuntura economica mi risulta siano in calo.Il 50% delle risorse, 345.000 €, destinate agli investimenti sono di fatto bloccate nel Fondo interno al Comune per il rispetto del Patto di Stabilità, imposto dal governo.Sono inutilizzabili anche altre risorse, come l’avanzo di amministrazione del 2008, non impegnato per la chiusura dei mutui che a tutt’oggi ammonta a 317.000 €. Questa è la dimostrazione che non è vero che l’amministrazione Perini non era capace di amministrare e di spendere i soldi, (come asserito in campagna elettorale anche da persone ora sono sedute su questi scranni) ma semplicemente perché, aveva le mani legate dal famigerato Patto di Stabilità. La situazione ora si ripropone nonostante il cambio di amministrazione.Infine un ultima considerazione, con il parere favorevole del Responsabile del servizio finanziario e del Revisore dei conti, questa variazione certifica che l’ Amministrazione di Insieme per Pedrengo ha lasciato i conti in regola, praticamente non ci sono buchi di bilancio.
Tocca ora a voi saper mantenere in equilibrio i conti e vi assicuro non sarà facile, considerati i tempi difficili che stiamo vivendo.

per il Gruppo Consiliare
Insieme per Pedrengo
Mirco Perini