sabato 24 aprile 2010

Dichiarazione di voto di Insieme per Pedrengo sul bilancio

Il gruppo “Insieme per Pedrengo” ritiene non accettabili sia il Bilancio di Previsione 2010, sia il Bilancio pluriennale 2010-2012, non per mera opposizione politica, ma perché in entrambi vi sono rilevanti incongruità tra i programmi annunciati e le risorse destinate alla loro realizzazione. Per alcuni assessorati le uniche previste vengono da fonti incerte o da fonti del tutto aleatorie come le sponsorizzazioni.
Non condividiamo nemmeno la destinazione delle risorse certe, perché sono privilegiati interventi non prioritari per Pedrengo.
Per rafforzare la veridicità di quanto sosteniamo, andiamo ad esaminare le dichiarazioni programmatiche di ciascun assessore e le risorse destinate.

Una vera programmazione urbanistica non c’è. Quello presentato è solamente un programma di manutenzione ordinaria. I lavori più importanti sono la sistemazione di via del Caravaggio, già programmata dalla passata amministrazione ma non realizzata per l'impossibilità di utilizzare risorse presenti, e lo spostamento della Polizia Locale e della sala consiliare nel vecchio municipio.
Questo intervento non lo condividiamo. Quella doveva essere la casa delle Associazioni. La Polizia Locale ha già una sede nuova con arredi nuovi. Perché spendere 73'000€ per la sistemazione e 12'000€ di arredi per la polizia locale? Non sono queste le priorità. Dove potranno andare le Associazioni quando il Centro Insieme di Via Giardini sarà chiuso?
Si interviene sulla piattaforma ecologica solo con la recinzione, ma senza realizzare le altre opere che la rendano a norma.
Il fatto ancor più rilevante è che poco o nulla è presente nella programmazione triennale. Non abbiamo opere che superano i 100'000 € per i prossimi anni e questo è un segnale grave per un paese che vuole guardare al futuro.
I concorsi di idee valgono a poco e sono solo il trucco per perdere tempo. Viene quindi spontaneo chiedersi che fine hanno fatto la nuova scuola media, il centro diurno per anziani, il centro di aggregazione sociale, la riqualificazione dell’ex scuola palazzo, il recupero della Villa Sottocasa, il miglioramento della viabilità di viale Kennedy e di Via Garibaldi, la progettazione e la realizzazione delle piste ciclabili, l’acquisto del terreno tra le vie Ghisalberti e Falcone e Borsellino per farne un parco, la realizzazione del campus sportivo.
Tutte proposte encomiabili e diffuse ai quattro venti durante la campagna elettorale. Non sarebbe questo il momento di cominciare realmente a programmare la realizzazione di almeno un paio di esse?

Sulla Sicurezza è stato riproposto tutto quanto è già in atto. La vera novità, purtroppo in negativo, è la riduzione delle ore di controllo del territorio in convenzione con Scanzorosciate. Con questa azione si rischia di vanificare quanto la Polizia Locale aveva pazientemente costruito negli anni per il controllo notturno del territorio in estate. Anche qui per alcuni investimenti si ipotizzano le poco credibili sponsorizzazioni.

“Pedrengo ha bisogno di una vera politica ambientale, non di interventi estemporanei e di emergenza”. Con questa frase iniziava il programma elettorale con cui vi siete presentati ai cittadini. Dove è la nuova politica ambientale? Dove sono le risorse per le piste ciclabili? Dove sono le risorse per il monitoraggio dell'aria e dell'acqua?

Il bilancio è lo strumento per raggiungere gli obiettivi che un amministrazione si pone. Questo è un bilancio che non guarda lontano. Non mette le basi per costruire un progetto ambizioso come una nuova scuola media o un nuovo campus scolastico richiederebbero. E' un gestione ordinaria, senza fantasia e senza lungimiranza con l'unica speranza delle sponsorizzazioni. A questo punto era forse meglio intervenire sulle tasse, diminuendole, almeno avremmo fatto un piacere ai cittadini. Per 10 anni le tasse sono state il vostro cavallo di battaglia, ci stupiamo che ora che amministrate il paese non siate coerenti con le posizioni che avete sostenuto in questi anni.
Dulcis in fundo...sono state previste in aumento le entrate per gli oneri di urbanizzazione e per l'IRPEF, forse dimenticandosi che nell'attuale congiuntura economica la gente guadagna meno e non riesce più a comprare casa....

Per quanto riguarda la Cultura colpisce la pochezza del programma, che gira attorno ad inconsistenti luoghi comuni. L’unica novità sarebbe il corso di lingua bergamasca.

Per le politiche giovanili si leggono tutta una serie di intenzioni, spesso ermetiche perché non si capisce che cosa siano. Porsi l’obiettivo di integrare il progetto con le realtà presenti sul territorio non vi sarà facile dopo che avete, con un atto d’imperio, abrogato la Consulta Giovani.
Infine non crediamo che si possa sviluppare un “Area Creativo-Espressiva” per favorire l’aggregazione degli interessi dei ragazzi che frequentano le scuole, poiché i programmi didattici sono di esclusiva competenza dei docenti e non dell’Amministrazione.
Ma cosa sappiamo della realtà giovanile che non frequenta l'oratorio, ora che l'operatore di strada lavora solo all'interno dell'oratorio?
Quando arriviamo al capitolo risorse da destinare, troviamo veramente troppo poco.

Nel campo dei Servizi Sociali sono presentate dieci pagine di programma fitto di nomi, di sigle, di istruzioni varie. Alla fine dell’intensa lettura scopriamo che sono riproposti interventi che, negli anni, erano stati attivati da Insieme per Pedrengo e non vi è nulla di nuovo.
Soprattutto notiamo la mancata istituzione di un fondo di solidarietà per coloro più duramente colpiti dalla crisi economica, più volte annunciata dal Sindaco.
L’attento esame del bilancio consente anche di smentire alcune affermazioni del Sindaco di rilevanti aumenti in bilancio per i Servizi Sociali. Scopriamo che i tanto sbandierati aumenti non sono dovuti a una precisa volontà politica dell’amministrazione, ma per quel che riguarda la spesa corrente, a obblighi di legge e per un artificio contabile.

Per quanto riguarda l’istruzione alle affermazioni di programma, nelle quali pare leggere rilevanti novità, non seguono certamente i fatti.
Si dovrebbero potenziare i laboratori della scuola media, ma naturalmente questo sarà possibile soltanto se interverrà l’onnipresente sponsor. La vera novità è l’attivazione del servizio di compravendita dei libri usati per la scuola media. Si propone una pratica superata spesso impossibile e controindicata, sia didatticamente sia socialmente. Se volesse veramente aiutare le famiglie destinerebbe maggiori risorse per l’acquisto dei libri.

Per lo Sport vale quanto detto per l’Istruzione. Si enunciano programmi ricchi di propositi e di investimenti. Però le poche risorse destinate dovrebbero provenire, quasi tutte, dalle fantomatiche sponsorizzazioni. Altrimenti non se ne fa nulla!
Con questo bilancio si sprecano 15'000€ per un inutile concorso di idee e, negli anni successivi, si prevedono investimenti per ben 70’000€ provenienti da un mutuo. La precedente amministrazione ha investito per gli impianti sportivi circa 400’000 €

Nell’esaminare il programmo dell’assessorato alle Realtà Produttive ci siamo chiesti se veramente l’Amministrazione crede a quanto scritto nella programmazione di questo assessorato. Si annunciano opere che richiederebbero centinaia di migliaia di euro, si indicano i tempi di esame, di progettazione, di realizzazione e poi nel bilancio triennale si trovano cifre a dir poco risibili. E’ forse necessario dare il contentino ad un assessorato creato per motivi di equilibri politici interni?

Quello delle sponsorizzazioni è un capitolo che ha bisogno di una precisazione. In questo bilancio si presume che 112.062,00€ per la realizzazione di opere e l’acquisto di beni, provengano da sponsorizzazioni.
Questa cifra però non è certa, perché non è già entrata nelle casse comunali e non c'è un impegno scritto di qualche benefattore.
Lo diciamo una volta per tutte: se le sponsorizzazioni esistono, ben vengano, ma ci sembra poco serio e credibile programmare interventi sulla base di qualcosa di incerto.


Questo bilancio ha le caratteristiche di un programma di fine mandato, in cui le cose sono già state fatte; non di inizio mandato, quando bisogna programmare il futuro di una comunità.
Le linee programmatiche sembrano più degli spot che un programma concreto e realizzabile.
Gli assessori presentano linee programmatiche che non trovano possibilità di attuazione con le risorse destinate. In alcuni casi le risorse certe sono male utilizzate in quanto potrebbero essere impiegate in modo migliore e più aderente alle esigenze di Pedrengo, come abbiamo dimostrato con i nostri emendamenti.
Non vi è traccia della razionalizzazione della spesa, dichiarata dal Sindaco ai quotidiani, per giustificare l’aumento delle indennità.
Se questi sono i programmi dell’Amministrazione, Pedrengo subirà un’involuzione sia nelle strutture materiali, sia in quelle sociali, tanto faticosamente attivate e portate avanti da gruppi di cittadini che spontaneamente si sono impegnati per rendere la nostra una comunità all’avanguardia nella collaborazione e nella solidarietà.


Per tutti questi motivi noi votiano NO a questo bilancio.

Insieme per Pedrengo
Daniele De Sanctis

A RIGUARDO DEI CERTIFICATI MANCANTI NEGLI EDIFICI PUBBLICI

Egregio signor Sindaco
La vostra campagna denigratoria, portata avanti da alcuni suoi assessori, nei nostri confronti in merito a dei certificati mancanti per alcuni edifici pubblici, è ancora un tentativo di sviare l’attenzione dai veri problemi, mettendo al centro della discussione fatti marginali.
Le dichiariamo da subito che non ci faremo imbrigliare in questo giochino e che terremo costantemente ferma la nostra attenzione su quanto il suo gruppo, dopo tante, ma tante promesse e parole, oggi non riesce a realizzare. Quello e solo quello è il riferimento sul quale si focalizzerà la nostra azione politica.
Ma se Lei e i suoi Amministratori, per nascondere l’immobilismo nel quale state facendo cadere la comunità, pensate di metterci in imbarazzo con l’ennesima “eclatante” trovata, sbagliate di grosso.
Con la correttezza e la coerenza che ci hanno sempre contraddistinto, rispondiamo al vostro tentativo di sminuire l’eccellente lavoro fatto dal nostro gruppo negli anni in cui ha amministrato.
Lei dovrebbe sapere, signor Sindaco, che l’amministrazione di un Comune si concretizza con l’apporto di due componenti : quella politica di indirizzo e quella tecnica. Sono due soggetti con compiti completamente diversi.
A tale proposito la invito a leggere l’opuscolo “L’organizzazione e il Governo del Comune” della pubblicazione Strategie Amministrative a cura dell’ANCI Lombardia.
Dei politici è la responsabilità degli indirizzi, e dei tecnici la responsabilità di realizzare quegli indirizzi, della cui attuazione se ne assumono la gestione e il controllo.
Noi di Insieme per Pedrengo ci assumiamo la responsabilità delle nostre passate scelte politiche, tutte nessuna esclusa.
Insieme per Pedrengo, negli anni in cui ha amministrato, ha fatto le scelte:
Di rendere agibili gli impianti sportivi, appena inaugurati da altri, con una spesa di circa 300 milioni di lire.
Di riacquistare dalla Provincia l’edificio della Scuola Media, che altri avevano svenduto, ristrutturarlo, arredarlo e metterci gli alunni in tempi brevi, precisamente nell’autunno del 1992. La prospettiva era che la scuola fosse ospitata da un fatiscente oratorio, al costo, richiesto, di circa 50 milioni di lire annui.
Negli stessi giorni la Scuola Elementare veniva trasferita nella vecchia sede della Media, per consentire l’inizio dei lavori della sua ristrutturazione. Gli alunni della Media e quelli delle Elementari non persero un solo giorno di scuola.
Di ristrutturare la Scuola Elementare e con essa villa Frizzoni, che avrebbe dovuto ospitare la direzione didattica. I due fabbricati, che avevano la stessa funzione di scuola, erano serviti da un regolare ascensore. Quando la direzione didattica è stata unificata e spostata a Scanzorosciate noi abbiamo fatto la scelta, e ce ne siamo assunti la responsabilità, di trasferire la Biblioteca nella villa Frizzoni, piuttosto che lasciarla chiusa in attesa di un ascensore.
Di costruire una Scuola Materna nuova, con il massimo di sezioni consentito dalla legge, di arredarla e di trasferire i bambini entro l’1 settembre. Anche in questo caso non vi fu nessun disagio per le famiglie.
Di costruire il nuovo Municipio, visto che le leggi nazionali ci hanno impedito di mettere mano alla nuova scuola media. Di arredarlo, inaugurarlo e trasferirvi gli uffici in tre giorni, praticamente senza alcun disagio per gli utenti.
Tutte le nostre scelte politiche sono state supportate dall’azione dei responsabili comunali, sia per l’aspetto economico, sia per la parte tecnica, nella logica di “a ciascuno il suo compito e le sue responsabilità”.
Quindi egregio signor Sindaco, lei non può attaccarci sul piano tecnico, a meno che non lo faccia pretestuosamente, e i suoi attacchi sul piano politico ci lasciano del tutto indifferenti, perché siamo ancora pienamente convinti che le nostre scelte siano state le più valide.
Durante il mandato Perini anche noi siamo venuti a conoscenza che la vecchia scuola media, che ospita il Centro Insieme, e la scuola di Palazzo non sono a norma. Ebbene, pur di poter dare una sede alle numerose associazioni, abbiamo fatto la scelta di farle utilizzare e ce ne siamo assunti la responsabilità.
Grazie alla professionalità del geometra Bugada, eravamo venuti a conoscenza che mancavano alcuni certificati per certi edifici, e che dei fabbricati non erano ancora accatastati.
Esattamente come sta succedendo adesso a voi. Non ci venga a dire che queste scoperte sono state fatte per la solerzia e l’impegno del suo assessore ai Lavori Pubblici, perché non ci crediamo. Se veramente fosse stato così impegnato e attivo, come vorreste farci credere, perché non lo ha fatto anche nei dieci anni di minoranza e non lo ha denunciato in campagna elettorale?
Noi non abbiamo fatto in tempo, per scadenza di mandato, a risolvere le questioni in sospeso. Abbiamo accatastato i fabbricati e abbiamo messo a bilancio risorse per risolvere i problemi della scuola elementare. Però, e lo ribadiamo, assumendocene la responsabilità, non le abbiamo chiuse. Ebbene, se lei pensa che la mancanza di certi requisiti renda la scuole inagibili e se crede che vi sia stata negligenza tecnica, si assuma la responsabilità politica di chiuderle. Vi preghiamo però di non accampate la scusante che questo fatto ostacola la realizzazione del vostro programma. E’ una strategia, ormai molto di moda, ma che alla fine non ripaga. Se per voi la situazione è così grave, risolvetela; non vi siete forse fatti eleggere propugnando il cambiamento. Bene, se ne siete capaci, realizzatelo.

Per Insieme per Pedrengo
Franco Fazzolari