sabato 24 aprile 2010

A RIGUARDO DEI CERTIFICATI MANCANTI NEGLI EDIFICI PUBBLICI

Egregio signor Sindaco
La vostra campagna denigratoria, portata avanti da alcuni suoi assessori, nei nostri confronti in merito a dei certificati mancanti per alcuni edifici pubblici, è ancora un tentativo di sviare l’attenzione dai veri problemi, mettendo al centro della discussione fatti marginali.
Le dichiariamo da subito che non ci faremo imbrigliare in questo giochino e che terremo costantemente ferma la nostra attenzione su quanto il suo gruppo, dopo tante, ma tante promesse e parole, oggi non riesce a realizzare. Quello e solo quello è il riferimento sul quale si focalizzerà la nostra azione politica.
Ma se Lei e i suoi Amministratori, per nascondere l’immobilismo nel quale state facendo cadere la comunità, pensate di metterci in imbarazzo con l’ennesima “eclatante” trovata, sbagliate di grosso.
Con la correttezza e la coerenza che ci hanno sempre contraddistinto, rispondiamo al vostro tentativo di sminuire l’eccellente lavoro fatto dal nostro gruppo negli anni in cui ha amministrato.
Lei dovrebbe sapere, signor Sindaco, che l’amministrazione di un Comune si concretizza con l’apporto di due componenti : quella politica di indirizzo e quella tecnica. Sono due soggetti con compiti completamente diversi.
A tale proposito la invito a leggere l’opuscolo “L’organizzazione e il Governo del Comune” della pubblicazione Strategie Amministrative a cura dell’ANCI Lombardia.
Dei politici è la responsabilità degli indirizzi, e dei tecnici la responsabilità di realizzare quegli indirizzi, della cui attuazione se ne assumono la gestione e il controllo.
Noi di Insieme per Pedrengo ci assumiamo la responsabilità delle nostre passate scelte politiche, tutte nessuna esclusa.
Insieme per Pedrengo, negli anni in cui ha amministrato, ha fatto le scelte:
Di rendere agibili gli impianti sportivi, appena inaugurati da altri, con una spesa di circa 300 milioni di lire.
Di riacquistare dalla Provincia l’edificio della Scuola Media, che altri avevano svenduto, ristrutturarlo, arredarlo e metterci gli alunni in tempi brevi, precisamente nell’autunno del 1992. La prospettiva era che la scuola fosse ospitata da un fatiscente oratorio, al costo, richiesto, di circa 50 milioni di lire annui.
Negli stessi giorni la Scuola Elementare veniva trasferita nella vecchia sede della Media, per consentire l’inizio dei lavori della sua ristrutturazione. Gli alunni della Media e quelli delle Elementari non persero un solo giorno di scuola.
Di ristrutturare la Scuola Elementare e con essa villa Frizzoni, che avrebbe dovuto ospitare la direzione didattica. I due fabbricati, che avevano la stessa funzione di scuola, erano serviti da un regolare ascensore. Quando la direzione didattica è stata unificata e spostata a Scanzorosciate noi abbiamo fatto la scelta, e ce ne siamo assunti la responsabilità, di trasferire la Biblioteca nella villa Frizzoni, piuttosto che lasciarla chiusa in attesa di un ascensore.
Di costruire una Scuola Materna nuova, con il massimo di sezioni consentito dalla legge, di arredarla e di trasferire i bambini entro l’1 settembre. Anche in questo caso non vi fu nessun disagio per le famiglie.
Di costruire il nuovo Municipio, visto che le leggi nazionali ci hanno impedito di mettere mano alla nuova scuola media. Di arredarlo, inaugurarlo e trasferirvi gli uffici in tre giorni, praticamente senza alcun disagio per gli utenti.
Tutte le nostre scelte politiche sono state supportate dall’azione dei responsabili comunali, sia per l’aspetto economico, sia per la parte tecnica, nella logica di “a ciascuno il suo compito e le sue responsabilità”.
Quindi egregio signor Sindaco, lei non può attaccarci sul piano tecnico, a meno che non lo faccia pretestuosamente, e i suoi attacchi sul piano politico ci lasciano del tutto indifferenti, perché siamo ancora pienamente convinti che le nostre scelte siano state le più valide.
Durante il mandato Perini anche noi siamo venuti a conoscenza che la vecchia scuola media, che ospita il Centro Insieme, e la scuola di Palazzo non sono a norma. Ebbene, pur di poter dare una sede alle numerose associazioni, abbiamo fatto la scelta di farle utilizzare e ce ne siamo assunti la responsabilità.
Grazie alla professionalità del geometra Bugada, eravamo venuti a conoscenza che mancavano alcuni certificati per certi edifici, e che dei fabbricati non erano ancora accatastati.
Esattamente come sta succedendo adesso a voi. Non ci venga a dire che queste scoperte sono state fatte per la solerzia e l’impegno del suo assessore ai Lavori Pubblici, perché non ci crediamo. Se veramente fosse stato così impegnato e attivo, come vorreste farci credere, perché non lo ha fatto anche nei dieci anni di minoranza e non lo ha denunciato in campagna elettorale?
Noi non abbiamo fatto in tempo, per scadenza di mandato, a risolvere le questioni in sospeso. Abbiamo accatastato i fabbricati e abbiamo messo a bilancio risorse per risolvere i problemi della scuola elementare. Però, e lo ribadiamo, assumendocene la responsabilità, non le abbiamo chiuse. Ebbene, se lei pensa che la mancanza di certi requisiti renda la scuole inagibili e se crede che vi sia stata negligenza tecnica, si assuma la responsabilità politica di chiuderle. Vi preghiamo però di non accampate la scusante che questo fatto ostacola la realizzazione del vostro programma. E’ una strategia, ormai molto di moda, ma che alla fine non ripaga. Se per voi la situazione è così grave, risolvetela; non vi siete forse fatti eleggere propugnando il cambiamento. Bene, se ne siete capaci, realizzatelo.

Per Insieme per Pedrengo
Franco Fazzolari

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