mercoledì 2 dicembre 2009

Lettera di Rossella Quartanelli sulla soppressione della Consulta Giovani

Egregi cittadini pedrenghesi,

è con grande amarezza che mi sento di dover scrivere queste poche righe.
Come forse già qualcuno di voi saprà, nel Consiglio Comunale del 21 luglio, l’attuale maggioranza ha deliberato la modifica delle Commissioni comunali, “cancellando” la possibilità di nominare la Consulta giovanile.
Credo, in tutta sincerità, che questa sia una scelta che chi amministra potrebbe adottare. Con qualche precauzione, però: conoscere l’organismo, informarsi su cosa fa, sentire quali sono i programmi per il futuro. Tutto ciò non è avvenuto nemmeno lontanamente. Non solo ora che chi decide è al governo del paese ma nemmeno prima, quando, in qualità di minoranza, i rappresentanti dell’Altra Voce e della Lega Nord hanno partecipato a 2 riunioni della Consulta in 5 anni (senza contare il precedente quinquennio ove il record di assenze è stato raggiunto addirittura dall’attuale sindaco!). Come possono adesso insinuare una mancanza di controllo che loro stessi avrebbero dovuto esercitare? Questa non è la normalità: alla nascita del gruppo giovanile nel ’96, il componente della stessa minoranza, non solo veniva alle riunioni, ma, di giallo vestito, ha persino partecipato attivamente alla Festagiovani!
Questa posizione “contro”, assunta senza concrete e motivate ragioni, è la cosa che fa più male a me in prima persona, ai componenti della Consulta e a tutti i rafgazzi che ci aiutano nelle varie iniziative proposte.
E’ triste (e, permettetemi, poco responsabile) che chi è chiamato ad Amministrare un paese prenda così superficialmente delle decisioni che “annullano” la rete di rapporti e relazioni costruiti in più di 12 anni di lavoro. E non parliamo solo della Festagiovani, ma di tutte le iniziative di cui la Consulta è stata punto di raccordo (uno su tutti “Piazziamoci in piazza”), dei progetti ai quali ha contribuito (uno su tutti “Linc”), dei gruppi musicali locali che ha sostenuto (anche partecipando alle spese di una sala prove che a Pedrengo non c’è), delle iniziative di gruppi di ragazzi che ha finanziato (dal giornalino l’”Alternativo” al “soap box rally” alla produzione di un dvd).
Si potevano rinnovare i componenti, si poteva ridurre il contributo comunale al gruppo (ben Euro 4.000 annui su un bilancio complessivo di spese di Euro 5.800.000: sa di ridicolo che sia questo il motivo della decisione!), si poteva ripensare alle attività: non si doveva, a mio avviso, ELIMINARE E BASTA.
Davvero pensiamo pensiamo che una “Commissione Biblioteca, Cultura e Politiche Giovanili” possa anche minimamente assicurare l’impegno attivo ed il contatto diretto con i giovani che la Consulta garantiva? “Presentate progetti e verranno finanziati”, parole dell’assessore alla cultura: si aspetta forse la fila dei ragazzi fuori dal comune per chiedere soldi? E, anche se fosse, dove pensa di trovare i fondi per finanziare progetti di cui non ha seguito l’iter e sui quali non ha potuto dare indicazioni sulle reali disponibilità finanziarie? Mi viene da pensare che la sua visione sia quella di una persona poco vicina alla realtà!
A questo punto mi domando: la modalità con cui è stata presa questa decisione sarà il “modus operandi” di questa amministrazione anche su questioni che, Voi cittadini, riterrete più importanti?
Meditiamo.
Cordiali saluti.

Pedrengo, 25 luglio 2009

Rossella Quartanelli

(Assessore alle Politiche Giovanili
dal 1999 al 2009)

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