venerdì 26 febbraio 2010

Mozione su lavoro e crisi economica

Pedrengo, 19 gennaio 2009
Al Presidente
del Consiglio Comunale
di Pedrengo
I sottoscritti consiglieri comunali della lista civica “Insieme per Pedrengo”, presentano la seguente mozione come previsto dagli articoli 18, 19 comma 4.1 e successivi del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, con richiesta di iscrizione all’ordine del giorno prossimo Consiglio. Oggetto: Interventi per le persone e le famiglie residenti nel Comune di Pedrengo che si trovino in una condizione di difficoltà dovuta alla crisi economica in atto Considerando che: - l’Italia e la provincia di Bergamo stanno soffrendo la peggiore crisi dal dopoguerra con effetti drammatici sull’occupazione; - gli enti locali, nei limiti delle loro risorse finanziarie ed umane, possono mettere in campo alcuni strumenti per contrastare la recessione economica e mitigare gli effetti sociali della crisi; - nel nostro paese le aziende in crisi hanno determinato un incremento esponenziale del numero di lavoratori in cassa integrazione ed in mobilità e le stime per il 2010 sul versante occupazionale, sebbene ci siano segnali di rallentamento della crisi, non lasciano grandi speranze; - la crisi colpisce più gravemente le categorie più deboli tra i lavoratori, vale a dire le donne, gli immigrati, i giovani ed i precari in genere; - sussiste il rischio, in assenza di opportuni interventi di politica industriale, che anche aree a forte tasso industriale come quella bergamasca vedano messa in crisi la propria vocazione industriale e manifatturiera; - il rischio dell’aggravamento delle conseguenze sociali della crisi richiede l’attivazione di ulteriori interventi da parte delle Istituzioni, tra le quali i Comuni; - il Comune di Pedrengo ha recentemente istituito un apposito Assessorato alle Realtà Produttive. Verificato che: - il CENSIS ha più volte segnalato l’importanza ed il ruolo che gli Enti Locali possono assumere attivando opportune azioni anticicliche, in particolare attraverso lo sblocco ed il varo di iniziative sul fronte delle opere pubbliche; - nelle ultime settimane l’OCSE ha segnalato con chiarezza che, anche per quanto riguarda l’Italia, è prevedibile che gli effetti della crisi si producano in maniera ancora maggiore sul fronte occupazionale nel corso del 2010; - il Comune di Pedrengo a fine 2009 è, tra i Comuni del circondario, dopo Seriate, il Comune con più lavoratori inseriti nelle liste di mobilità. tutto ciò premesso, si impegna il Sindaco e la Giunta a: 1) Attivare concretamente l’Assessorato alle Realtà Produttive ed incaricare la competente Commissione per contribuire fattivamente alla definizione di strumenti d’indagine sul territorio per la conoscenza della situazione occupazionale, al fine di provvedere con visione strategica alla definizione d’interventi che favoriscano l’occupazione stabile. 2) Dare mandato all’Assessorato alle Realtà Produttive di aderire all’Osservatorio permanente del mercato del lavoro della Provincia di Bergamo al fine di contribuire al monitoraggio delle situazioni di crisi conclamate e/o annunciate ed all’elaborazione di progetti di riqualificazione e riconversione del personale in eccedenza, sollecitando l’elaborazione di dati specifici relativi al territorio comunale e stanziando le risorse allo scopo necessarie. 3) Istituire un fondo anticrisi di solidarietà che possa servire per il pagamento delle bollette, della mensa, dei trasporti pubblici e per evitare eventuali sfratti esecutivi di famiglie con minori a carico; 4) Attivare anche a Pedrengo ed in via sperimentale le agevolazioni possibili in analogia ai contenuti della “Family Card” istituita in altri Comuni. In sostanza prevedere per tutte le famiglie residenti nel Comune di Pedrengo, che si trovino in una condizione di difficoltà dovuta alla crisi in atto (lavoratori licenziati privi d’indennità di mobilità, lavoratori dipendenti in C.i.g.o., C.i.g.s. o C.i.g. in deroga o con contratto di solidarietà; lavoratori dipendenti d’imprese artigiane/commerciali e sospesi per almeno 10 settimane dall’attività lavorativa; lavoratori autonomi che, in ragione della crisi, cessino l’attività o abbiano subito un calo significativo del fatturato), la possibilità di sconto presso negozi di alimentari, macellai, fruttivendoli, panifici, supermercati e presso tutti gli operatori economici, pubblici e privati, che, in convenzione con il Comune stesso, abbiano aderito al progetto. 5) costituire un fondo di garanzia, tramite una convenzione con istituti di credito disponibili ed in collaborazione con le associazioni di categoria ed i relativi Confidi, per facilitare l’accesso al crediti delle microimprese (del settore commercio ed artigiano) localizzate nel Comune; 6) impegnare la Commissione Servizi Sociali e Disabilità a formulare una proposta di regolamento, che disciplini l’accesso al fondo anticrisi, alla Family Card e al fondo di garanzia previsto nei punti precedenti; 7) concordare con l’ente distributore forme di dilazione del pagamento delle tariffe per acqua, rifiuti, gas ed energia elettrica a favore delle famiglie che si trovino in una condizione di difficoltà dovuta alla crisi in atto 8) facilitare l’accesso a percorsi formativi destinati a persone, residenti nel Comune di Pedrengo, che si trovino in una condizione di difficoltà dovuta alla crisi in atto (lavoratori licenziati privi d’indennità di mobilità, lavoratori dipendenti in C.i.g.o., C.i.g.s. o C.i.g. in deroga o con contratto di solidarietà; lavoratori dipendenti d’imprese artigiane/commerciali e sospesi per almeno 10 settimane dall’attività lavorativa; lavoratori autonomi che, in ragione della crisi, cessino l’attività o abbiano subito un calo significativo del fatturato). Tali interventi saranno realizzati tramite un protocollo d’intesa tra Comune, parti sociali e Centri territoriali per l’impiego e in raccordo, se possibile, con l’Università di Bergamo; Tale azione, inoltre, dovrà essere coordinata con le istituzioni sociali e politiche esistenti sul territorio, come il già citato Osservatorio Provinciale, coinvolgendo in maniera diretta i lavoratori colpiti da processi di cambiamento e le loro organizzazioni di fabbrica/sito di ricerca/sede organizzativa. E inoltre impegna il Sindaco a farsi parte attiva nell’opera di coinvolgimento dell’ANCI, dei sindaci della provincia di Bergamo e del presidente dell’Ambito di Seriate al fine di sollecitare in via diretta o indiretta il Governo ed il Parlamento a: _ prorogare per l’anno 2010 la possibilità di escludere dal Patto interno di stabilità le spese per gli interventi temporanei e straordinari in funzione anticrisi disposta dall’art. 7-quater, comma 1, lettera c), del decreto legge n. 5/2009; _ rivedere il Patto di Stabilità interno in modo tale da favorire le politiche di investimento pubblico degli enti locali; _ accelerare l’attuazione del federalismo fiscale e, in questo quadro, attribuire ai Comuni risorse da impiegare in interventi di politica industriale sul territorio
Distinti saluti.
Daniele De Sanctis
Franco Fazzolari

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