mercoledì 30 marzo 2011

Documenti per capire

CONSIDERAZIONI SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2011 E SULLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMAMTICA 2011-2013


Nella Relazione previsionale e programmatica, per sopperire alla mancata approvazione del Piano Generale di Sviluppo, che doveva essere effettuato lo scorso anno, hanno allegato le linee di mandato 2009-2014. Il risultato è una relazione nella quale vi sono pesanti contraddizioni: da una parte ripete il programma elettorale, ricchissimo di promesse, dall’altra presenta un programma veramente attuabile di una povertà sconcertante. Dopo quasi due anni che governano questo Comune non hanno ancora capito che un conto è presentare le proprie aspirazioni, un altro è amministrare concretamente. Abbiamo apprezzato di più la relazione del Revisore dei Conti perché è chiara, sintetica e spiega molto bene la situazione reale del bilancio del nostro Ente. Entrando nel merito del bilancio, per quanto riguarda gli investimenti, rileviamo che si sono alquanto ridimensionate le cifre rispetto al bilancio del 2010. Spariscono quasi tutte le sponsorizzazioni, indicate dal Sindaco come grande novità apportata dalla maggioranza nel bilancio dello scorso anno. Dei 142.000 euro di sponsorizzazioni previste nel 2010, quasi non vi è più traccia. E’ un bilancio deprimente e per questo ci poniamo diversi interrogativi: innanzitutto ci domandiamo da dove provengono gli oneri di urbanizzazione che saranno scomputati per la realizzazione di opere per un importo di oltre 217.000 €. Dispiace leggere nella relazione “interventi senza esborsi finanziari” perché comunque di un onere finanziario per il Comune si tratta anche se non viene introitato in soldi ma in opere.


INDEBITAMENTO

L’Assessore al Bilancio, praticamente ogni volta che prende la parola, rinfaccia al nostro Gruppo il debito contratto per la realizzazione del nuovo Municipio. Ribadiamo che il nostro Comune ha un tasso di indebitamento molto basso (1,94%), tra i più bassi non solo della Lombardia ma di tutta Italia e questo grazie alle scelte fatte nel 2008 e nel 2009 dall’Amministrazione Perini e lo scorso anno anche dall’attuale, nonostante abbia respinto per ben due volte le nostre proposte in merito e costretta poi dalla situazione contingente a rimediare. Questo ritardo è costato alla nostra Comunità nel 2010 circa 25.000 euro. L’Assessore al Bilancio sostiene in continuazione che il mutuo per la costruzione del primo lotto del nuovo municipio è di grande ostacolo ai loro programmi. Poi però scopriamo nella proposta di bilancio che l’esborso totale per interessi passivi per i mutui in essere è di 69.104 euro, mentre il costo complessivo delle rate di capitale più interessi ammonta per il 2011 a 154.534 euro, un’ inezia rispetto ad un bilancio di 5 milioni di euro. Ricordiamo che l’Amministrazione Perini, pur avendo contratto nel suo mandato tre mutui per complessivi 1.500.000 euro (300.000 € per la sistemazione delle strade, 200.000 € per investimenti di straordinaria manutenzione negli impianti sportivi e 1.000.000 € per il primo lotto del nuovo municipio), ha lasciato all’attuale Amministrazione comunale un rapporto entrate/debiti inferiore a quello ereditato. Questo grazie alle oculate scelte fatte nell’estinzione o rinegoziazione di vecchi mutui. Con le scelte effettuate negli scorsi anni il nostro Comune oggi potrebbe contrarre mutui per 4.600.000 euro. L’attuale maggioranza di Uniti per il Cambiamento, si vanta per aver contratto un mutuo inferire ai 200.000 euro per gli impianti sportivi e si atteggiata salvatrice della Comunità Pedrenghese.


LAVORI PUBBLICI

Per quanto riguarda i lavori pubblici, con questo bilancio di previsione l’Amministrazione comunale finalmente viene allo scoperto, dichiarando implicitamente che NON verranno realizzate opere veramente importanti. D’altro canto non poteva essere diversamente, in quanto è chiara la dura realtà; non si può più presentare una previsione irrealizzabile, come quella del 2010. Previsione che, per inciso, è stata mantenuta fino agli equilibri di bilancio e che si è sciolta come neve al sole. Anche adesso però si tenta di nascondere la realtà. Infatti il bilancio di previsione non verte prevalentemente sul 2011, ma é un bilancio triennale inserendo opere anche senza la garanzia di realizzazione certa, ma che servono a fare scena, a imbrogliare le carte. Se guardiamo con attenzione al “Programma Lavori pubblici” si dice che nel “2011 vengono confermate alcune opere previste nel 2009 non realizzate per mancanza di risorse”. L’Assessore al bilancio sa bene che non di mancanza di risorse si trattava, ma di impossibilità del loro utilizzo. Queste opere (asfaltatura di strade, sostituzione di pensiline ecc..) sono comunque lavori di ordinaria amministrazione e ci chiediamo se erano queste le grandi realizzazioni promesse ai cittadini. Quando si esamina il “Quadro dimostrativo del finanziamento delle spese di investimento - anno 2011” la voce più rilevante è il mutuo di 196.711 € per gli impianti sportivi. Facciamo notare agli Assessori Crippa e Zenoni che quella cifra è inferiore al mutuo che l’amministrazione Perini aveva ottenuto per interventi sugli impianti sportivi nel 2006, inoltre non è stato l'unico intervento eseguito in quel quinquennio. Durante il mandato 2004-2009 sono stati investiti 411.610 €, che vanno aggiunti alle cifre impegnate dalle precedenti amministrazioni di Franco Viganò. L’altra posta di rilievo sono 39.000 € per abbattimento barriere architettoniche finanziate dalla Regione che si riferiscono a opere di privati cittadini. Gli altri lavori che hanno previsto riguardano un tratto di pista ciclo pedonale sulla via Tonale e (forse!) la terza corsia di ingresso in paese su viale Kennedy da realizzarsi con lo scomputo degli oneri di urbanizzazione. Appunto quella che si definisce ordinaria amministrazione. Per il resto poco o nulla. A questo punto l’Assessore al bilancio e altri Assessori non possono più venire in Consiglio col compitino già preparato e cercare di coprire le proprie incapacità, accusando la passata Amministrazione che li costringe a chissà quali spese per la messa a norma degli edifici o perché deve pagare il mutuo per il nuovo municipio. Di certo ce la propinerete ancora, ma vi preghiamo di risparmiarcela, in quanto è una storiella che non tiene più. Non c’è una cosa, una soltanto che regge il confronto con quanto fatto da Insieme per Pedrengo. Potrete insistere, ma non convincerete più nessuno, su quanto siete bravi voi e incapaci gli altri. La verità è che in 20 anni questo è il bilancio di previsione per le opere pubbliche in assoluto più modesto, addirittura avvilente. Sarebbe opportuno che il vostro consulente all’immagine, o comunque chi vi detta il compitino, capisca che un bluff dura poco e che la realtà e questa: voi non realizzerete nessuna opera pubblica di una certa rilevanza. Ormai questa non è più una ipotesi, è una certezza.


MANUTENZIONI

Nella dichiarazione per il contenimento delle spese di manutenzione degli immobili comunali il responsabile del settore dei Beni Pubblici-Manutenzioni ha dichiarato che per l'anno 2011 servono circa 500.000 euro per il mantenimento e la manutenzione del patrimonio comunale, risorse che ribadiamo servono ogni anno, ma Uniti per il Cambiamento cerca di far apparire quelle cifre come investimenti di chissà quale importanza.


RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE

Nell’intervento di presentazione del bilancio 2011 l’Assessore ha parlato di razionalizzazione delle spese e del personale. In che cosa consista la razionalizzazione delle spese non l’abbiamo ben capito. Per quanto riguarda il personale segnaliamo la particolare situazione che si è venuta a creare in biblioteca. Cercano di far passare come razionalizzazione del personale la necessità di spostare il personale della biblioteca ad altri uffici e riducendo l’orario di apertura al pubblico.


LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE

Alla fine dello scorso anno la Giunta con propria delibera ha approvato la convenzione con l’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale. Come pensa di attuarla? Certamente questa sarebbe una buona azione da intraprendere e perseguire, ma per farlo servono risorse umane e tecniche. Poiché però l’obiettivo del Governo è la continua riduzione dei costi del personale, non ci è per nulla chiaro come potranno effettivamente attuarla. Contrastare l’evasione è certamente un ottimo obiettivo per un amministrazione comunale seria, ma bisogna essere in grado di farlo al di là dei proclami ed degli articoli costruiti per i giornali. Ricordiamo che la normativa vigente sollecita la formazione del Consiglio Tributario da parte dei Comuni con più di 5.000 abitanti che nel nostro Comune non è stato ancora istituito.


FEDERALISMO

L’attuale Giunta non vuole ammettere che il governo per il quale impatizzano sta tagliando drasticamente le risorse spendibili, continuano a parlare di federalismo fiscale, tanto che l’assessore Crippa non perde occasione per rimarcare questa nuova opportunità. Nonostante si parli tanto di federalismo i Comuni non hanno mai avuto un’autonomia così limitata. Mai come in questo triennio 2008-2011 lo Stato ha imposto una politica anti-federalista ed anti-autonomista, diminuendo l’autonomia degli Enti locali. Nei giorni scorsi è stato approvato il decreto sul federalismo fiscale municipale. Ora ci auguriamo che si rendano conto del fatto che questo decreto non ha nulla a che vedere con il federalismo sventolato ai quattro venti, e quel che più conta è che non porta alcun vantaggio ai nostri territori e al nostro Comune in particolare. Il decreto conferma i tagli ai trasferimenti imposti dalla manovra correttiva e impone forti limiti all’autonomia impositiva dei Comuni nel periodo transitorio, con l’eccezione dello “sblocco” dell’addizionale IRPEF per i soli Comuni che hanno oggi un’aliquota inferiore allo 0,04 %. Nel nostro Comune come sappiamo questa aliquota dal 2003 a al 0,03 %, pertanto il nostro Ente non potrà che avvalersi di una cifra irrisoria 75.000 euro. Praticamente una inezia, che però ancora una volta andrà ad incidere soprattutto su lavoratori dipendenti e pensionati. Mancano poi criteri chiari per la ripartizione del Fondo di riequilibrio per il triennio 2011/2013, dal quale passeranno, nel periodo transitorio, le risorse destinate ai Comuni. Considerato pero che esso verrà quantificato al netto dei tagli decisi per il 2011, il nostro Comune difficilmente recupererà i minori trasferimenti erariali già quantificati anche per il gli anni 2012 e 2013 in 187.000 euro annui. La sostituzione a partire dal 2014 dell’ICI con la nuova IMU, la cui aliquota base sarà pari al 7,6 per mille, determinerà a carico degli immobili ad uso commerciale e produttivo presenti sul nostro Comune un maggiore carico fiscale rispetto all’ICI attualmente in vigore. Tutto ciò produrrà effetti negativi per le famiglie e le imprese del nostro territorio. Un federalismo che nulla toglie alle Regioni a statuto speciale, e ad alcune grandi città, Roma, solo per citare solo un esempio, che ricevono in continuazione valanghe di trasferimenti erariali dallo Stato. Questa purtroppo è la dura realtà. Sempre l’Assessore al Bilancio recentemente ha dichiarato in Consiglio comunale che con la nuova cedolare secca sugli affitti si avvia finalmente il federalismo. Ci dispiace, ma la cedolare secca sugli affitti nulla ha a che fare con il federalismo comunale, perché ancora una volta è uno sconto fiscale che sarà fatto ai grandi proprietari di immobili, mentre nulla è previsto per gli inquilini e per i più deboli.


TAGLI ALLA SPESA SOCIALE

Gli Assessori al Bilancio e ai Servizi Sociali, nel presentare il bilancio triennale, non hanno tenuto conto dei tagli programmati dal Governo allo stato sociale nel triennio 2011-2013. La manovra finanziaria per il 2011 ha previsto un drastico taglio e ridimensionamento dei fondi statali destinati alle politiche sociali. I tagli più significativi riguardano: • il taglio al Fondo nazionale per le politiche sociali (FNPS); • la cancellazione dello stanziamento per il Fondo per la non autosufficienza; • la riduzione del 75% del Fondo per le politiche della famiglia rispetto al 2010; • la riduzione del 65% del Fondo per le politiche giovanili rispetto al 2010; • la riduzione del 78% del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione Alla luce di tutti questi tagli che andranno ad incidere anche sull’Ambito di Seriate, l’Assessore ai Servizi Sociali, non ci ha detto qual è il vero programma del suo assessorato per questa Comunità, poiché da quanto abbiamo letto nella sua relazione le azioni descritte non sono altro che la riproposizione di quanto fatto dalle Giunte comunali precedenti e da altri enti quali: la Regione Lombardia e l’Ambito di Seriate. Tutto questo mentre non calerà la tassazione dello Stato centrale e certamente aumenterà quella comunale per far fronte alle mancate risorse. Ora non entriamo nel merito delle proposte per quanto riguarda l’Istruzione, la nostra posizione chiara ed inequivocabile è stata espressa al momento dell’approvazione del Piano per il Diritto allo Studio. Per quanto riguarda le politiche giovanili nulla esiste e nulla sarà fatto, mentre per la cultura si prevede la riproposizione di iniziative ereditate e poco più. Infine l'Assessorato alle attività produttive avrà a bilancio solo pochi spiccioli che non si sa bene a cosa servono.


CORRETTEZZA NEI CONFRONTI DEI CITTADINI

L’attuale Amministrazione dovrebbe dire chiaramente che non riuscirà a realizzare tutte le opere pubbliche promesse in campagna elettorale. Qualcosa di più poteva certamente fare perché, oltre a importanti risorse che aveva ereditato dall’amministrazione Perini, vi era la possibilità di sfruttare immediatamente i proventi, sia in opere pubbliche sia in entrate, del Piano Integrato d’Intervento (area Tadini). Ma, purtroppo, per scelta politica, non hanno voluto e saputo approfittarne. Naturalmente, come ormai è loro abitudine, ci attribuiscono responsabilità che sono soltanto loro! Questa è l’ennesima dimostrazione delle contraddizioni dell’Amministrazione ed è un’ulteriore prova di come Uniti per il Cambiamento, non avendo argomentazioni, si sia sempre presentato in Consiglio comunale con l’intento di fare demagogiche e banali strumentalizzazioni. Ma, purtroppo per loro, i bilanci che hanno presentato in questi due anni, dicono chiaramente qual è vera la realtà.


CONCLUSIONI

Alla luce di quanto esposto non ci sembra che il Sindaco e gli Assessori siano consapevoli che quanto imposto dal Governo in tema di tagli alle risorse comporterà come conseguenza una ulteriore riduzione degli investimenti comunali nel campo delle opere pubbliche e/o l’aumento delle spese correnti, oppure una loro drastica riduzione. La povertà di questo bilancio è evidente e non ci ha acconsentito di presentare alcun emendamento, perché più l’abbiamo analizzato e approfondito, più ci siamo accorti che per la sua modestia si tratta di un documento inemendabile.


I Consiglieri Comunali di

Insieme per Pedrengo

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